Una festa in bicicletta per lanciare una nuova tendenza: il viaggio sulle due ruote

Una bicicletta, una guida, uno spirito sensibile e responsabile : tutto quello che ci occorre per scoprire l’Italia sulle due ruote.

In occasione dell’uscita della prima edizione in italiano della guida “Italia in bicicletta” un team della casa editrice EDT, partner italiano della Lonely Planet, ha provato in prima persona che il cicloturismo è un modo di viaggiare divertente e adatto a tutti.

Cicloturismo

Ecco che si è appena conclusa la “Lonely Planet Bike Party”, una festa lunga ben 650 km. Si è partiti da Torino per giungere a Senigallia, in sella alle due ruote.
Il pretesto della festa è quello di scoprire un pezzo d’Italia fatta di paesaggi, storia e tradizioni, arte culinaria e arte folkloristica che ognuno di noi potrà poi esplorare con l’aiuto dell’ampio ventaglio di itinerari offerto dalla guida.
L’ultima creazione della famiglia Lonely Planet “Italia in bicicletta” è una guida, la più completa sul mercato, per attraversare il Bel Paese su due ruote. Pensata apposta per accendere l’ispirazione e la voglia di pedalare, è indirizzata ad un pubblico molto vasto, che spazia dai viaggiatori che possono scoprire una forma di turismo alternativo e sostenibile ai ciclo-turisti ai quali proporre un’offerta ampia e variegata su nuove destinazioni; dai ciclo-appassionati che si avvicinano per la prima volta al cicloturismo e ciclisti professionisti agli appassionati della natura, della mountain bike e delle escursioni in bicicletta.
La guida racconta i possibili approcci a un viaggio in bicicletta attraverso l’Italia e offre spunti raccolti in base al tipo di itinerario che si intende affrontare: enogastronomico, marino, urbano e modaiolo o rurale.

La bicicletta si fa regina del territorio da esplorare, attraverso strade dedicate a chi ama pedalare, a chi sceglie una forma pulita e responsabile per fare del turismo.
Un turismo che, percepito da sempre come forma di svago, divertimento, evasione dal tram tram quotidiano, riscopre oggi il senso dell’autentico.
La ricerca dell’autentico è qualcosa che va al di là dell’agognato relax “vacanziero”, è la riscoperta dell’amore per tutto ciò da cui oggi siamo portati lontani: la natura, il silenzio, la conoscenza.
Ecco che il turismo assume le forme che più rispettino la natura, che consentano la riscoperta di se stessi e di una profondità dell’animo sopita dalle frenesie cittadine, che valorizzino i contatti tra popoli, tra gente diversa, tra culture diverse, nel pieno rispetto l’uno dell’altra.
Il cicloturismo, come branca del comparto turistico, può contribuire, oggi più che mai, al rilancio economico anche di piccole realtà locali, all’insegna della sostenibilità ambientale.
Un turismo sostenibile che guardi alla salvaguardia del patrimonio naturale, risorsa preziosissima in quanto irriproducibile, affinché “le generazioni presenti possano veder soddisfatti i propri bisogni senza per questo compromettere le generazioni future di soddisfare i propri”.
Un turismo che si fa autentico e sostenibile insieme.

Il turismo, nella sua più dinamica e sportiva espressione, quella legata alla pratica della bicicletta, è una forma che risponde perfettamente al connubio autentico-sostenibile.
Il cicloturismo oggi è una realtà che ha preso piede nella maggior parte dei Paesi più avanzati e a più alto standard di tenore di vita.
Il cicloturismo “tranquillo”, sia che si tratti di brevi escursioni domenicali che di lunghe vacanze, in Europa è sempre più un fenomeno di massa, con protagonisti di tutte le età: giovani, famiglie con bambini, anziani.

L’Italia è in ritardo rispetto ai suoi maggiori competitor in quanto non ha ancora ben compreso le potenzialità del settore e le sue positive ripercussioni dal punto di vista dell’occupazione, dell’economia e dell’immagine del Paese all’estero.
La strada da percorrere sembra quindi quella che ci conduce verso sentieri sterrati ed inesplorati, come quelli del cicloturismo. Bisogna incoraggiare politiche che mirino a trasformare la semplice pratica sportiva in occasioni per fare del cicloturismo un punto di forza del paese.
Perché investire su nuove forme di turismo sostenibile significa investire sul futuro del paese.

Giulia Ferioli

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