Le dimore storiche: un patrimonio italiano che rivive sotto forma di speciali strutture di ospitalità
Le dimore storiche diventano luoghi di soggiorno dall’atmosfera rievocativa per vivere un’esperienza intimistica con le tradizioni e le storie d’altri tempi.
I dati UNESCO ci suggeriscono e ci ricordano che più del 50% del patrimonio mondiale risiede nel nostro paese, a conferma dell’importanza che le ricchezze nostrane storico-artistico-culturali rivestono a livello internazionale.
I castelli, le residenze di campagna, le ville, i palazzi nobiliari, gli antichi conventi, le masserie e le cascine, costituiscono un vero e proprio patrimonio per l’Italia. Un patrimonio diversificato e capillarmente distribuito che assume caratteristiche uniche e inconfondibili, di regione in regione.
Incorniciate in affascinanti contesti, le dimore d’epoca, sono state in passato proprietà di famiglie patrizie, frequentate da personaggi illustri, o più semplicemente un tempo teatro di storie fiabesche, e sono, oggi, permeate da un fascino ineguagliabile.
A partire dal Rinascimento si diffonde la forma artistica ed architettonica delle ville di campagna, soprattutto in Toscana, in Veneto e nelle campagne romane, residenze per poter trascorrere la propria villeggiatura.
Sta prendendo piede da qualche anno una moda che vede sempre più italiani, gente facoltosa e gente con spirito intraprendente, trasformare una parte della propria tenuta adibendola a struttura ricettiva.
Ecco come il settore dell’Hospitaly italiano cambia aspetto, sviluppandosi sotto altre e diverse forme e arricchendosi di contenuti, assieme storici e simbolici.
Il turista di oggi disdegna il turismo di massa e predilige una forma più charmante per trascorrere il suo soggiorno dal sapore storico e rievocativo di cui l’atmosfera delle dimore ne è permeata.
Castelli medievali, ville rinascimentali, residenze storiche, appartamenti nelle città d’arte, abbazie, romantiche locande di campagna diventano la nuova meta del viaggiatore moderno che va alla ricerca di una dimensione umana e intima in grado di valorizzare le relazioni e i contatti con gente ospitale.
Molte sono le tipologie abitative ascrivibili alla categoria delle residenze e dimore storiche che meglio si prestano ad intrattenere un dialogo con i centri urbani e con il patrimonio ambientale del paese.
A sottolineare la crescente rilevanza di questa originale ed autentica forma di fare turismo, un dibattito tenutosi nel mese di maggio a Roma dal titolo “Valorizzazione del Patrimonio Culturale” organizzato dalla sezione Lazio dell’Associazione Dimore Storiche Italiane.
La filosofia dell’accoglienza in queste tipologie residenziali, adibite oramai a strutture ricettive, è il punto forte che caratterizza e distingue un’ospitalità italiana personalizzata da quella massificata, seppur diffusa da più tempo, degli altri paesi europei.
La cura per i dettagli e l’attenzione per l’ospite puntano, da un lato, a coccolare il visitatore, dall’altro, a valorizzare il territorio mettendo in evidenza gli aspetti storico culturali, paesaggistici, artigianali ed enogastronomici.
Angoli deliziosi di un’Italia intima, ancora da scoprire, le dimore d’epoca diventano il fulcro di un nuovo turismo d’élite, sensibile alle particolarità e alle prelibatezze enogastronomiche che le singole regioni sono in grado di offrire.
Si tratta di mondi sospesi nella storia all’interno dei quali si fonde un mix di avventura, ricordo, gusto e tradizione. Un unicum intrigante e ricercato, una alternativa al più tradizionale e anonimo soggiorno in Hotel, una garanzia di qualità a prezzi accessibili dove poter vivere emozioni straordinarie.
Giulia Ferioli
La foto n.1 è stata tratta da: http://www.flickr.com/photos/elidoturco/
La foto n.2 è stata tratta da: http://www.flickr.com/photos/toprural/