Un week-end a Dublino
Turismo, aree verdi e cultura
Certi desideri sono come gli appuntamenti, si può continuare a rimandarli ma prima o poi bisogna andarci. Ed è così che, i primi di settembre, ho preso l’aereo per la capitale irlandese dalla quale ero attratta da tempo. L’Irlanda offre bellissimi paesaggi, uscite nei pub la sera con estrema facilità di nuove conoscenze da tutto il mondo e la sua atmosfera magica creata dalla bellezza del paesaggio è ideale per chi ama pace, solitudine e riflessione, nelle infinite verdi vallate e nella maestosità dell’oceano, nelle scogliere mozzafiato.
Sono rimasta colpita dalla perfetta organizzazione turistica, visibile nella continua presenza dei Bed & Breakfast e degli ostelli, anche nei luoghi più isolati, e nel grande numero di stranieri provenienti da tutto il mondo, studenti e lavoratori che creano un incredibile ambiente plurietnico anche nelle cittadine con pochi abitanti, dando vita ad una facilità di conoscenza, integrazione e partecipazione che non ha eguali in nessun altro posto, specialmente nei pub e negli ostelli.
Gli irlandesi sono cordiali e simpatici e la loro lingua tradizionale è il gaelico (infatti il termine EIRE, con cui normalmente viene identificata la Repubblica d’Irlanda, non è un acronimo ma la traduzione di “Irlanda” in lingua locale), anche se viene compreso solo dall’11% della popolazione e parlato dal 3%.
Una caratteristica tipica dell’Irlanda è la presenza della musica dal vivo in tutti i pub, con gruppi bravissimi e coinvolgenti che suonano ogni genere di canzoni; da non perdere la bellissima musica celtica. I prezzi sono abbordabili da tutte le tasche, a patto che si faccia un viaggio libero “fai da te” che consiglio vivamente.
Purtroppo il tempo e il clima spesso non sono dei migliori: fa freddo e il vento è molto forte. Dunque giacca a vento, scarpe ben comode e cappelli per ripararsi dal vento!
La città di Dublino è una meta imperdibile, soprattutto per chi ama i libri, anche per Il Trinity College, dove si respira un’ aria meravigliosa sia come luogo per lo studio (di grande fascino è la biblioteca) che per i grandi e puliti spazi verdi intorno all’edificio. Avrei passato ore ed ore al suo interno ma il tempo si ingrigiva e minacciava pioggia. Da non perdere la , semplicemente meravigliosa, dove tutto è gratuito, compresa l’audio-guida. Ci sono tele di Goya, Caravaggio e un Velazquez.
Usciti da qui ci si può recare alla Guinness Storehouse, dove l’ultimo piano merita una visita per la sua mozzafiato visuale e dove poi ho appreso che il simbolo della lira (la moneta irlandese che nel 2002 ha lasciato posto all’Euro) era proprio della Guinness e che, per poterlo adottare, la Repubblica d’Irlanda ha dovuto rovesciarlo.
Recatevi a Dublino, ne rimarrete affascinati! È molto vivace, solare (anche se può apparire strano per via della frequente pioggia) e caratterizzata da un fascino silenzioso e misterioso che lascia nel cuore qualcosa di più.
Maria Sole de Blasi