Internet: un mondo pericoloso per i bambini
L’utilizzo di Internet non controllato permette ai bambini di entrare in un mondo sempre più sconosciuto, ma pieno di insidie e pericoli. Allo scopo di mantenere la sicurezza costante dei bambini nel tempo, la Commissione Europea ha realizzato uno studio denominato “Safer Internet”.
Internet rappresenta per tutti noi uno strumento utilitario, che ha lo scopo di ricercare materiale didattico e scientifico. Gran parte delle persone usano questo mondo, ove si può trovare di tutto e di più tra gli argomenti ed i motori di ricerca che fanno da tramite. Dunque una realtà che ha cambiato la tecnologia di questo pianeta, da elementi prettamente analogici a componenti digitali. Uffici, aziende private, pubbliche amministrazioni, persino l’utente al proprio domicilio, usano Internet. Tuttavia, a volte questo strumento può diventare pericoloso. A tal proposito ne consideriamo l’uso da parte dei bambini, che, spesso e volentieri, rischiano di entrare in contatto con siti contenenti immagini loro non adatte, che nascondono, magari, messaggi di violenza e razzismo o che si occupano di droga. Anche i social network, ampiamente discussi, in particolare in mancanza dei genitori, possono trasmettere messaggi fuorvianti. Bisogna tener conto anche di immagini ingannevoli che all’apparenza possono sembrare utili ma che, cliccandovi sopra, conducono a siti insidiosi e pieni di minacce per un bambino che non ha sviluppato ancora il senso critico su ciò che è bene o ciò che è male. Pertanto, diventa fondamentale proteggere i bambini dalla pornografia su Internet, contribuendo allo stesso tempo alla prevenzione dalla pedofilia. A tal proposito, per una loro maggiore sicurezza, la Commissione Europea ha realizzato il programma “Safer Internet”, col fine di lottare non solo contro gli argomenti illeciti, ma anche contro comportamenti dannosi come il bullismo in linea e l’adescamento in rete a scopi sessuali. Oltretutto, anche le autorità pubbliche avranno la possibilità di intraprendere contromisure veloci e concrete, grazie al potenziamento dei sistemi di segnalazione.
Vi sono, inoltre, diversi metodi sicuri, uno tra tanti è la biblioteca di casa: il genitore sceglie i siti a cui si può accedere, impedendo l’accesso a quelli rimanenti. Risulta un criterio molto adatto ai bambini, visto che si costruisce un percorso personalizzato di apprendimento che evita i rischi di incontri spiacevoli. Altri sistemi validi sono il “filtro famiglia”, il “parental control” ed il “controllo genitori”; il fine è di filtrare i contenuti, specialmente in ambienti scolastici, allo scopo di evitare rischi agli utenti. Ẻ importante anche consigliare ai figli di non dare le proprie generalità su Internet a persone sconosciute. Dunque, bisogna ricordare che Internet non è un gioco e che qualsiasi contenuto sospetto va sempre segnalato.
Claudio Iaquinta
Foto: http://www.flickr.com/photos/myloonyland/368969454/