Il SudAfrica si fa conoscere con i Mondiali di Calcio

La forza dello sport, attraverso un grande evento di portata mondiale, può fungere da amplificatore del turismo, e quindi da sostegno per l’economia di un paese in via di sviluppo.

Tutto è pronto per il fischio d’inizio dell’11 giugno: la Nazione Arcobaleno sarà il primo paese del continente africano ad accogliere un evento di questa portata.
La BIT 2010 (Borsa internazionale del turismo) a Milano è stata per il paese un’edizione importante che gli ha permesso di sfruttare la doppia possibilità offerta dalla fiera di raggiungere sia il target trade che quello consumer. Grazie al prossimo grande evento sportivo, i riflettori di tutto il mondo saranno puntati sul Sudafrica e quale occasione migliore per il South African Tourism, per fornire agli operatori e al pubblico una panoramica completa della Rainbow Nation! A confermare l’importanza dell’appuntamento, la partecipazione di South African Tourism è stata ulteriormente arricchita dalla presenza del Ministro del Turismo sudafricano, Mr. Marthinus Van Schalkwyk, che ha annunciato con entusiasmo il raggiungimento di promesse importanti per il paese, motivo di orgoglio agli occhi del mondo intero: 10 gli stadi in tutto, ristrutturati o di nuova costruzione; il sistema dei trasporti è stato rinnovato e assicura strade, tratte ferroviarie e hub aeroportuali efficienti; la ricettività ha una capacità di accoglienza di oltre 200 mila camere tra strutture ricettive di ottimo livello che quest’anno, per la prima volta nella storia della Coppa del Mondo, includerà anche B&B e riserve faunistiche; la sicurezza a tifosi e turisti sarà garantita da un piano molto dettagliato comprendente misure per far fronte a violenze delle tifoserie, criminalità e minacce terroristiche.
Le stime del contributo economico si aggirano intorno ai 4,6 miliardi di euro per gli investimenti, e 15,6 miliardi di euro per il turismo. Il Dipartimento d’Arte e Cultura sfrutterà la mondialità dell’evento per esprimere l’identità culturale del continente e mostrare le diversità e le ricchezze attraverso un’incessante offerta di iniziative musicali, folkloristiche e gastronomiche. Si cercherà in tal modo di avvicinare gli ospiti dal mondo alla cultura di un Paese che ha il mondo dentro – dall’espressione A world in a country, coniata dall’Ente nazionale del turismo. Varietà che si riscontra nel territorio, nella popolazione, nella lingua e nelle religioni. In quanto a territorio il Sudafrica offre tutto: montagne, lunghe pianure sulla costa, deserti, praterie, steppe, boscaglie, barriere coralline.

Una ricerca del South African Tourism rivela che il numero di arrivi italiani, che registra aumenti del 7% negli ultimi anni, è fra i più alti in assoluto, dopo britannici, americani, tedeschi, francesi, olandesi, australiani e cinesi. Incrementi più forti giungono da Russia, Ungheria e Finlandia, mentre più contenuti quelli provenienti dall’Asia. Ma la gran parte degli arrivi, oltre 2 milioni ogni anno con trend di crescita del 18%, proviene dal resto del continente.
La rosea situazione del turismo in SudAfrica si riflette anche nel resto del continente. Negli ultimi due anni l’Africa ha fatto registrare la crescita più veloce di qualunque altra zona turistica del mondo. Non cresce abbastanza in fretta, invece, il turismo d’affari e quindi si deve fare di più in questo settore, vista la maggiore capacità di spesa di questa tipologia di viaggiatori.
Negli ultimi due anni, il paese ha ospitato circa 9 milioni di turisti ogni anno ma le aspettative per questo 2010 sono di superare il tetto dei 10 milioni di turisti, di cui quasi la metà si stima siano dovuti ai Mondiali stessi.
E i lavori per i Mondiali porteranno dei frutti anche a lungo termine. Le infrastrutture sono investimenti per il futuro che avranno un impatto economico importante per un paese in via di sviluppo come questo. Il Sudafrica è chiaramente una destinazione turistica molto popolare, dove i Mondiali saranno un pretesto per regalare esperienze uniche che il paese vorrà garantire anche in seguito, grazie al calore della gente a alla ricchezza della loro cultura.
Ecco come si rafforza il legame tra sport e turismo. Il primo come traino di espansione del secondo, questo a sua volta volano di crescita dell’economia di un paese che, a partire dagli anni 90 della transizione democratica, punta le sue forze proprio su questo settore come fonte di accrescimento.
Speriamo quindi che città come Johannesburg, Tshwane (Pretoria), Città del Capo e Bloemfontein, solo per citarne alcune, non siano visitate solo nei confini dei loro stadi calcistici, ma possano vedere riempite le loro strade anche dopo la finale dell’11 luglio.

Giulia Ferioli

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