Viaggiare in bicicletta non è solo moda

Questa consuetudine, tipica soprattutto dei tedeschi, si sta estendendorapidamente ad altri paesi europei, tra cui anche il nostro. Viaggiare in bicicletta infatti sta diventando sempre più popolare, anche grazie al continuo ampliamento della rete di piste ciclabili in Italia e all’estero. (Foto: Flickr cc lightofnord)

Chi pensa alla gita fuori porta si sbaglia di grosso, basta dare solo un’occhiata ai racconti di viaggio postati in Internet per rendersi subito conto che veramente non ci sono limiti. C’è chi va a Istanbul, chi si spinge in India o fino a Laos e Cambogia senza prendere neppure un aereo. Negli ultimi anni un numero crescente di entusiasti appassionati della bicicletta ha realizzato, pedalando, il viaggio sognato per anni. Tutto lascia presupporre che il trend non si esaurirà in breve tempo ma, al contrario, questo modo di trascorrere le vacanze diventerà sempre più comune. I costi ridotti sono sicuramente un’attrattiva interessante in tempo di crisi, inoltre la sostenibilità della formula bicicletta è fuori discussione: attività fisica, aria pura e inquinamento zero.
Un altro elemento molto importante che incoraggia a viaggiare in bicicletta è la continua espansione della rete di piste ciclabili sia a livello nazionale che internazionale. Per quanto riguarda la nostra penisola, dove secondo Legambiente nel 2009 ne sono stati segnalati 3.227 chilometri, l’ultimo progetto, ed il più ambizioso fino ad ora, è stato messo a punto dal Politecnico di Milano. Si chiama VenTo (http://www.progetto.vento.polimi.it/), è in attesa di approvazione e collegherebbe il Lido di Venezia a Torino, per un totale di 679 chilometri, quasi tutti lungo il Po. Se approvata, questa sarebbe la pista ciclabile più lunga d’Europa, superando sia la via del Danubio in Austria che quella dell’Elba in Germania. La maggioranza delle piste attraversano parchi, campagne e territori di indubbio interesse turistico. Numerosi gruppi organizzano lunghe gite, se non veri e propri viaggi, attraverso blog e forum più o meno tematici; tra i percorsi più interessanti ci sono sicuramente quelli che portano alle mete degli antichi pellegrinaggi medievali, come Santiago di Compostela o Gerusalemme. Il forum di Pellegrinando.it è un po’ il punto di convergenza di quanti siano interessati ad unirsi alla schiera di chi ama viaggiare in bicicletta.
Lo svizzero Claude Marthaler può essere considerato un maestro e una guida anche spirituale dei ciclonauti. Ha fatto il giro del mondo in sette anni e ha raccontato la sua esperienza, soprattutto interiore, nei libri “Lo zen e l’arte di andare in bicicletta”e “Il Canto delle Ruote”. Secondo lui gli aspetti più difficile sono gli incontri, innumerevoli ed effimeri, ed il dolore delle separazioni, di cui ha fatto il tema del suo terzo libro: “L’insostenibile leggerezza della bicicletta” uscito in maggio.
Un’estate, e non solo, in bicicletta non è soltanto una sfida alle nostre capacità di resistenza fisica, dunque, ma la scoperta di una nuova dimensione da vivere sia da soli, che con gli amici, vecchi e nuovi, o la famiglia.
Se all’inizio una delle motivazioni che inducono ad accarezzare l’idea di viaggiare in bicicletta è il drastico contenimento dei costi, cammin facendo ci si rende conto però che il motivo più importante risiede nell’esperienza in sé, nel riconsiderare la nostra relazione con il mondo e i nostri simili da un punto di vista più genuinamente umano, ritrovandoci su un piano di riconciliazione tra spirito e materia tanto spesso agognato da molti di noi.

                                                                                                                                Laura Marsano

Click Here to Leave a Comment Below