Diritti di traduzione vendesi/cercasi

C’è un’attività che il grande pubblico dei lettori solitamente non conosce, a proposito di editoria e libri, perché l’editoria non è solo redazione e impaginazione, ma è anche relazioni esterne, acquisizione e cessione dei diritti di traduzione o d’autore.

Vi siete mai chiesti come arrivino nelle nostre librerie nazionali i libri di Paul Auster, Banana Yoshimoto, Daniel Pennac, Carlos Ruiz Zafón, solo per citare qualche autore noto? O come approdino nelle librerie mondiali Alessandro Baricco, Davide Longo, Susanna Tamaro? Chi ha avuto l’intuizione delle potenzialità delle storie di Harry Potter per il pubblico italiano, quando Joanne Rowling non godeva ancora di fama mondiale?
Certo, le proposte di vendita di un libro italiano o di acquisto di un libro estero possono arrivare dalle agenzie letterarie incaricate dai singoli autori. Ma anche l’editore può scegliere di comunicare direttamente con l’estero per cedere i diritti di traduzione delle proprie opere, così come possono farlo, a loro volta, gli editori esteri nei confronti dell’Italia. Vi presento un’importante categoria professionale, sconosciuta ai più: l’addetto ai diritti esteri o, per dirla nel gergo internazionale, foreign rights.
Si tratta di persone che incontrano i loro omologhi stranieri in occasione delle fiere internazionali del libro, da Londra a Parigi, da Torino a Francoforte, da New York a Mosca. Possono essere anche traduttori o editor dell’editore che rappresentano, addetti agli uffici stampa, che ben conoscono le lingue straniere e si confrontano a quattr’occhi con i colleghi stranieri. Gli incontri sono chiacchierate informali, all’insegna della cordialità, dell’ascolto e della comprensione reciproca per il lavoro che si sta svolgendo, veloci ed essenziali, per raccogliere presto informazioni utili e portatrici di speranza che un libro venga pubblicato in un dato paese estero.
Profondi conoscitori dei cataloghi dei loro editori, gli operatori di un foreign rights office non operano come agenti di commercio, non discutono di contratti e procedure legali; si raccontano i contenuti dei libri per stimolare l’interesse della controparte a prenderne visione. Nei pochi minuti del colloquio, considerano l’interesse del proprio editore per un dato prodotto editoriale proposto loro dall’estero, la spendibilità di un dato contenuto nel proprio Paese a seconda degli interessi e dell’orientamento dei lettori nazionali, e valutano l’autorevolezza o la formazione dell’autore, decidendo se scommettere su di lui e su un suo libro o se piuttosto affidarsi più cautamente a scrittori già affermati.
Il grosso del lavoro viene svolto al rientro nella propria città, negli uffici dell’editore, dove si cercherà di coltivare i contatti stretti in fiera e di continuare lo scambio di informazioni sui libri, sui cataloghi, sulle proposte di traduzione. Gli aspetti legali e contrattuali della cessione o dell’acquisizione dei diritti di traduzione saranno poi valutati dall’editore.
Fino a quando un giorno, con qualche mese di anticipo su una nuova fiera internazionale, tutto ricomincerà: ricominceranno le iscrizioni ai forum internazionali, ricominceranno le richieste di appuntamento con gli editori o gli agenti che si iscriveranno a loro volta, si revisionerà il catalogo per cominciare a segnalare le novità attraverso pubbliche mail e si tornerà a lavorare sui nuovi foreign rights, augurandosi di scovare un nuovo successo editoriale.

Francesca Desiderio

 

Culturedalmondo
Il blog, realizzato da Alessia Delcré e Francesca Desiderio, nasce dalla passione per la letteratura straniera inedita, le arti e le culture. Il suo fine è sottoporre agli editori reportage di viaggio, approfondimenti culturali e recensioni di libri stranieri non ancora tradotti in italiano.

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