Un salto nel Mar Egeo
Cupole blu e aria mediterranea
Santorini è l’isola maggiore dell’arcipelago delle Cicladi, nel mar Egeo; il suo nome, che può essere inteso Santorini o Santorino, le fu dato in onore di Santa Irene dai Veneziani.
Che l’isola sia la leggendaria Atlantide, di cui anche Platone parla nei suoi Dialoghi, non è ancora provato del tutto, ma certo è che nel corso del tempo è stata teatro di numerosi terremoti ed eventi nefasti che misero a dura prova le civiltà che la abitarono. Alcuni studiosi sostengono che l’eruzione causata dal vulcano dell’isola intorno al 1456 a.C. possa aver provocato un enorme onda abbattutasi poi sulle coste di Creta e causa della sua rovina.
Le sue vibranti terre furono poi calcate da Minoici, Dori, dai Romani che la resero un centro interculturale e ancora dai Bizantini, Veneziani e dai Turchi.
¼br> Oggi l’isola, che si presenta a forma di mezza luna invece che circolare, è molto ambita dal turismo estivo, attirato dai colori, dalla sabbia vulcanica, dalle limpide acque e dai romantici terrazzi che offrono la possibilità di ammirare splendidi tramonti.
Arrivando dal mare la si vede arroccata su di una montagna, stretta in un dedalo di stradine intersecate nel piccolo centro turistico di Thira, dove si possono ammirare le tipiche bianche chiesette ortodosse con cupole blu i cui interni splendono per la presenza di oro, luce ed austere icone bizantine.
Si cammina sempre con il naso all’insù: sembra di passeggiare in un quadretto dai colori tenui che vanno dal bianco dei muri al celeste di balconi e finestre, dal rosa dei fiori al verde delle piante che ornano i viali.
L’aria del Mediterraneo qui si sente, forse anche grazie alla presenza degli alberi d’ulivo che producono un ottimo e leggero olio.
La cucina qui è davvero buona, lontana da piatti troppo complicati e speziati. Lo yogurt è un must da provare, conosciuto in tutto il mondo, e difficile da copiare.
La gente poi è subito pronta a sorriderti, dai loro i tratti somatici si può immaginare Ulisse, Penelope o Nausicaa. Non c’è che dire, qui si respira proprio la cultura!
Stefania Castiglione