Salvem el Cabanyal

Il Cabanyal, antico borgo di pescatori divenuto nel corso degli anni una meta turistica, è oggi a rischio per via del progetto di prolungamento dell’Avenida Blasco Ibañez che lo dividerà in due, rischiando così di fargli perdere la propria identità.

1. Tipica casa del Cabanyal

Le differenze sostanziali che si notano passeggiando tra il Cabanyal e la restante città di Valencia lasciano credere che il barrio non faccia parte della città stessa. Le sue tipiche vie colorate e le sue case decorate da piccole piastrelle di ceramica non hanno nulla a che vedere con gli altissimi palazzi e le grandi Avenidas cittadine.
Camminando per il quartiere si ha l’impressione che il tempo si sia fermato di fronte allo sviluppo della città. Nelle piccole vie si vedono infatti scene di vita quotidiana non riconducibili propriamente a quelle di una vita di città: anziani seduti su sedie di paglia intrecciate fuori dalle loro case intenti a giocare a carte o semplicemente a chiacchierare e bambini che giocano a pallone per la strada. Attività che a distanza di qualche chilometro perdono i loro spazi e le loro possibilità, pur considerando che Valencia sia una città davvero a misura d’uomo.

Lo stile denominato “Modernismo Popular”

Passeggiando per il quartiere non si può fare a meno di notare l’alternanza di case nuove o comunque in ottimo stato e di case abbandonate o fatiscenti, magari occupate abusivamente da indigenti e gitani.
Ci sono tanti bar che accolgono molta gente durante il giorno, caratterizzati dalle loro insegne rosse tutte uguali e che si differenziano solo per via del nome scritto sull’insegna stessa, da nuvole di fumo di sigaretta al loro interno e dal costante odore di fritto per via delle pietanze (tapas) cucinate e offerte a tutte le ore.
Il concetto del Cabanyal inteso come “paese nella città” è riconducibile alla sua storia nel corso dei secoli. Prima di essere annesso alla città di Valencia nel 1897, il quartiere è stato infatti un comune indipendente chiamato “Pueblo Nuevo del Mar”.
Ebbe un periodo di crescita molto importante a partire dal 1839, grazie all’aumento della popolazione e alla crescente domanda di turismo da parte della borghesia di Valencia. Ci fu modo di effettuare quindi una grande pianificazione: le case, per esempio, furono costruite secondo lo stile del tempo, chiamato “modernismo popular” e orientate verso est, in modo che avessero sole o ombra tutto il giorno e di modo che la brezza marina potesse circolare tra le vie.
Nel corso nel ventesimo secolo molti pescatori si sono convertiti in albergatori e ristoratori con gran successo grazie anche alla bellissima spiaggia che il barrio possiede: “la playa de las arenas”.

Scorcio del barrio

Sempre pulita e in ordine, libera praticamente per tutta la sua ampia lunghezza e sorvegliata notte e giorno da polizia e bagnini, la spiaggia diventa il luogo ideale per passare una giornata in allegria e relax. Sul lungomare ci sono molti ristoranti dove è possibile mangiare praticamente in riva al mare grazie alla loro posizione (praticamente sulla spiaggia) e alle grandi vetrate che permettono una vista totale sul paesaggio.
Qui si possono gustare in ambienti molto caratteristici piatti tipici di Valencia come la famosa Paella Valenciana.
La playa è facilmente raggiungibile tramite bus o tramvia da qualsiasi zona di Valencia, così come anche dalle due grandi Avenidas: “Avenida de los naranjos” e “Avenida del Puerto”.
In questo periodo si sta comunque concretizzando il progetto (nato addirittura ai primi del novecento) di prolungamento della “Avenida Blasco Ibañez”, facendola arrivare dal centro di Valencia direttamente al Mediterraneo e non più, come ora, solo a nord del Cabanyal.

La spiaggia di “Las Arenas”

Molta gente si è mobilitata per salvaguardare il barrio da questa opera che, oltre ad avere bisogno della demolizione di circa 1500 case per la sua prosecuzione, passerà esattamente nel mezzo del barrio, dividendolo a metà.
Nel 1998 è nato il movimento “Salvem el Cabanyal”, mai come in questo periodo attivo per fronteggiare le prime demolizioni avvenute agli inizi di aprile.
Il quartiere è stato denominato “bene di interesse culturale” nel 1993 e proprio questa sua denominazione è stata preso come appiglio per cercare di fermare i lavori di “riabilitazione”, così come vengono chiamati dal comune di Valencia.

Alternanza nuovo - vecchio

Passeggiare per il Cabanyal è come passeggiare tra le vie di un mondo antico che sembra lontano dalla vita cittadina pur facendone parte in pieno. La sua gente è cordiale e alla mano, l’atmosfera è quella di una piccola comunità che sembra mantenere viva la propria identità di paese di pescatori.
La mia speranza è che si possa trovare una soluzione che metta d’accordo tutti, al fine di rinnovare il Cabanyal e allo stesso tempo permetta di preservare la sua storia e la sua bellezza.

Francesco Longo

 

La foto n.1 è stata tratta da: http://www.flickr.com/photos/bezembinder/
La foto n.2 è stata tratta da: http://www.flickr.com/photos/bezembinder/
La foto n.3 è stata tratta da: http://www.flickr.com/photos/mediaflema/
La foto n.4 è stata tratta da: http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/7/73/Playa_de_El_Cabanyal_%28Valencia%29_03.jpg
La foto n.5 è stata tratta da: http://www.flickr.com/photos/bezembinder/

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