Non sono nessuno

Nella vita di tutti i giorni, noi siamo spesso i primi a considerarci dei “nessuno”, a porci davanti a uno specchio senza vedere riflessa neppure la nostra immagine.

Marcella si considera senza valore, inutile, insignificante. Ha quarant’anni, vive con i genitori ed è ancora “irrimediabilmente” single. Si considera “nessuno” perché non ha raggiunto gli obiettivi che sperava. Anche Giorgio si considera “nessuno”: ha perso il lavoro, e la moglie è andata via con i figli. Lucia non ha finito l’università, anche se studia da oltre dieci anni farmacia. Mauro non ha amici che lo chiamino per parlare con lui o con cui uscire a mangiare una pizza.
Ci riteniamo dei “nessuno” ogni volta che non siamo considerati dagli altri per le cose che diciamo o facciamo, ogni volta che non raggiungiamo i traguardi che ci aspettiamo da noi stessi (o che gli altri si aspettano da noi), ogni volta che non siamo come “dovremmo”, che non abbiamo quel che dovremmo avere.
Ma in realtà nessuno di noi è mai “nessuno”.

Spesso si dice che una persona che ha raggiunto grandi traguardi è diventata “qualcuno”. Per quale motivo? Per aver fatto quel che ci si aspettava da lei.
Il carcerato che vive in condizioni disumane non è “nessuno”, semplicemente tutti preferiscono pensare ad altro e non porsi anche questo problema. Il senzatetto che vive alla stazione non è “nessuno”, ma ai viaggiatori fa più comodo ignorarne l’esistenza e fare finta che non ci sia.
Noi ci sentiamo “nessuno” semplicemente perché abbiamo un disperato bisogno di sentirci compresi, accettati, accolti; sentirci importanti. Riponiamo tutto negli altri: se le persone non ci cercano vuol dire che non siamo una piacevole compagnia. Se non troviamo un lavoro vuol dire che siamo inutili o incapaci. Se siamo single è perché non valiamo abbastanza da interessare e piacere agli altri. Guardiamo a questi presunti risultati e ne traiamo delle conclusioni che investono tutta la nostra vita. Sbagliando.
non sono nessuno2In realtà ognuno di noi è qualcuno, non per aver superato un record mondiale, avere un sacco di soldi in banca o aver venduto migliaia di copie della propria opera, ma perché è un “essere umano”, una creatura meravigliosa, luce del mondo. Ognuno di noi è qualcuno anche se nessuno ci riconosce alcun pregio o qualità. Siamo Qualcuno, con la Q maiuscola, anche se nessuno se ne accorge.

Se chiediamo a un amico di dirci secondo lui quanto vale un nostro anello, e in tutta sincerità ci confessa che vale poco o niente, non dobbiamo pensare che l’anello valga poco, ma che per il nostro amico abbia poco valore. Portiamolo a un orefice, una persona che sia esperta e ne capisca davvero, e saprà dirci quanto vale. Non conta se al nostro amico sembra bigiotteria, un anello d’oro è comunque di valore, anche se lui non è in grado di valutarlo adeguatamente. A noi accade la stessa cosa: troppo spesso siamo distratti e incapaci di osservare davvero chi ci sta attorno, oppure noi stessi, al punto da non comprendere il grande Qualunque sia la motivazione di questo giudizio, dovremmo chiederci: per quale motivo dovrei considerarmi “nessuno”? Domanda giusta ma in disuso. Rispetto a chi siamo “nessuno” per gli altri? Per chi lo siamo? Sulla base di cosa siamo così tristemente giudicati e, spesso, condannati? Il problema non è aver perso il lavoro oppure essere ancora single o avere pochi amici, ma comprendere i motivi di tutto questo, comprendere le nostre scelte, quelle che ci hanno condotto dove ci troviamo oggi, capire gli errori commessi e scegliere di agire in modo nuovo, traendo insegnamento dagli sbagli fatti, per correggerci e migliorarci.

Troppe volte, alla ricerca di un senso nella nostra vita, ci affidiamo al distratto, superficiale e quasi sempre distorto giudizio degli altri, fidandoci a tal punto delle opinioni altrui – che consideriamo quasi sempre più realistiche e corrette delle nostre – da cominciare a credere anche noi di valere poco, o niente, di essere “invisibili”, di essere “nessuno”. Noi siamo una luce che può rischiarare il giorno, ogni giorno, ma dipende dalle nostre scelte.
Crederci “nessuno” ci porta a spegnerci, a sprecare l’immenso dono di amore e pace che abbiamo ricevuto e che abbiamo il potere e l’onore di condividere con chi incontriamo lungo il nostro cammino. Ma siamo sempre alla ricerca di conferme, di qualcuno che ci dica che siamo “ok”, che siamo degni di amore, che valiamo.
Chiunque tu sia, in questo momento della tua vita, per quanto difficile possa essere, non sei semplicemente qualcuno, sei un dono, speciale, meraviglioso. Non conta cosa ne pensino gli altri, non conta quanto veniamo considerati in base a sciocchi e inumani parametri accettati e condivisi. Né io né te né nessun’altra persona, per quanto difficile sia stata la sua strada e dolorosa la sua condizione, è meno di questo.

I “nessuno” non esistono, noi siamo quel che crediamo di essere. Se pensi di essere “nessuno”, per quanto non sia così, vivrai come se lo fossi, spegnendoti lentamente e lasciando spegnersi altri che, come te, si dimenticano la loro natura d’amore. Se scopri di essere Unico, un dono speciale di Dio, allora comincerai, finalmente, a vivere quella vita meravigliosa per cui anche tu, per quante siano le difficoltà che incontri, sei nato. Il sole è caldo sia per coloro che ci credono sia per quelli che si convincono sia freddo. I “nessuno” nascono nella nostra mente quando dimentichiamo che per quanto gli uomini imparino in fretta a ignorasi e disprezzarsi, spegnendosi, restano comunque un dono d’amore meraviglioso che, come ogni seme, aspetta solo la prossima primavera per crescere, sbocciare e mostrare la sua bellezza a tutti.

Giacomo Papasidero

Giacomo

Scrivere in poche parole (ma spesso anche in molte ;)) chi siamo è sempre difficile. Io credo che sia praticamente impossibile.nnSono convinto che ognuno di noi sia in costante cambiamento, sempre in evoluzione. Noi "non siamo" in un modo o in un altro, ma "diventiamo" noi stessi giorno dopo giorno, senza mai fermarci per poter meritare un'etichetta.nnPosso dirti che mi chiamo Giacomo, che ho 30 anni, che vivo ad Anoia. Poiché concordo con Cechov, che sosteneva che l'uomo è quello in cui crede, allora il modo migliore per aiutarti a capire bene chi sono è dirti che credo in Gesù, ho fede in Dio, quindi credo nell'Amore.nnPer questo motivo mi impegno ogni giorno per offrire, gratuitamente, una mano a chiunque ne abbia bisogno. Come responsabile della sezione di crescita personale, voglio dare strumenti concreti a tutti per cambiare la propria vita in modo reale e iniziare a vivere un'esistenza felice.

Click Here to Leave a Comment Below