L’Europa dei giovani è disoccupata
Continua a crescere il numero dei giovani europei che non riesce a trovare impiego. L’OCSE lancia l’allarme.
La disoccupazione giovanile è in costante aumento dalla crisi finanziaria del 2007.
È quanto emerge dai più recenti dati dell’OCSE, l’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico con sede a Parigi.
Per il rapporto OCSE, “Employment Outlook”, nell’area dei paesi membri, tra cui Stati Uniti, Canada e Australia per l’area extra-europea, ci sono 44,5 milioni di disoccupati.
Paesi come Svizzera, Lussemburgo, Norvegia e Svizzera sono riusciti a mantenere questo valore tra il 3,5 % e il 5,5%, mentre in Spagna, Portogallo, Grecia, Irlanda, Estonia e Slovacchia il tasso di disoccupazione è costantemente a doppia cifra.
La disoccupazione non risparmia nemmeno l’Italia: dal 20,3% del 2007, il tasso di disoccupazione è schizzato al 27,9%, di gran lunga superiore alla media ponderata dell’area OCSE (16,7%).
In Italia anche la precarietà aumenta: il 46,7% dei giovani tra i 15 e i 24 anni ha un impiego temporaneo, quando nel 2007 la percentuale era di 42,3 %.
Il tasso di disoccupazione giovanile, secondo i dati OCSE, è più alto tra le donne, 29,4%, che tra gli uomini, 26,8% mentre per i lavoratori part-time il 76,9% sono donne, pari al 31,1% delle lavoratrici italiane contro il 6,3% degli uomini.
Angel Gurria, segretario generale dell’OCSE, ha affermato che la questione deve passare «in testa all’agenda politica» e che «affrontare l’ampio costo umano della disoccupazione soprattutto per coloro che non riescono ad entrare con una posizione stabile nel mondo del lavoro, deve essere una priorità». Ha anche rilevato l’importanza di «raggiungere una migliore corrispondenza tra le competenze che i giovani acquisiscono a scuola e quelle necessarie nel mondo del lavoro».
Parole a cui ha risposto il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, da Bucarest: «La tendenza negativa è un dato già acquisito da lungo tempo. Non facciamoci atterrire da questi dati e problemi negativi. Dobbiamo affrontarli con consapevolezza e lucidità in un contesto europeo». Niente però ha dichiarato a proposito della manovra finanziaria, approvata prima di questa visita ufficiale e osteggiata fin dall’inizio da opposizione e sindacati, che allontanerebbe di molto la speranza di risoluzione in breve tempo di una questione annosa come l’occupazione nel Bel Paese.
Alessio Chiadini Beuri
Foto: http://www.flickr.com/photos/saritalad/164216401