L’editoria nell’era della rivoluzione digitale: trend attuali e prospettive future

Fra antichi domini e nuove frontiere, torna il segno “più” nel settore del libro. Il Rapporto 2011 dell’Associazione Italiana Editori (AIE) fa il punto sullo stato dell’editoria italiana: dal mercato della lettura a quello dei libri digitali, dalla crescita dell’export dei diritti, al boom delle librerie on line.

Dopo due anni di flessione, nel 2010 il mercato dell’editoria italiana riprende a crescere dello 0,3% rispetto al 2009, con un fatturato complessivo di 3.417 milioni di euro. È quanto emerge dal Rapporto AIE 2011, che registra altresì il peso crescente, sebbene al di sotto delle aspettative, del comparto e-book, il cui mercato si afferma in buona sostanza tra il maggio-giugno 2010, raggiungendo quota 0,04% del fatturato complessivo. Tuttavia, nelle previsioni per il 2011, il fatturato dovrebbe crescere ancora fino a 3-4 milioni di euro entro la fine dell’anno ed anche il numero dei titoli e-book, appena 6950 a dicembre 2010, dovrebbe arrivare a 20-21 mila a fine 2011. A conferma del trend positivo, cresce anche la diffusione di dispositivi di lettura, con oltre 390 mila e-reader venduti in Italia a giugno 2011, nonostante i prezzi medi ancora elevati (199-299 euro), mentre si registra una sostanziale stabilità del prezzo medio degli e-book italiani (11,18 euro): il tanto atteso crollo dei prezzi, che negli States ha reso gli e-book nettamente più convenienti rispetto ai libri stampati, sembra dunque tardare in Italia, dove non c’è praticamente differenza in termini economici fra la carta e il digitale, almeno per quanto riguarda i titoli più recenti e i bestseller. In generale, il dato italiano evidenzia quanto lentamente e timidamente gli editori tradizionali abbiano finora approcciato la rivoluzione digitale, che altrove è già una realtà consolidata: di recente, negli USA, Amazon, tra le prime librerie on line statunitensi, ha dichiarato che le vendite in formato e-book hanno superato quelle dei tradizionali libri cartacei.

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In compenso, tra i canali di vendita, le librerie on line registrano in Italia il maggior tasso di crescita in assoluto: +25%, corrispondente al 5,5% di quota di mercato. La libreria, tuttavia, continua ad essere il canale d’acquisto privilegiato per i libri (con il 51% del mercato), sebbene diminuisca il peso della libreria a conduzione familiare, sempre più assorbita dalla formula del franchising delle librerie di catena.
Continua anche il trend positivo che vede diminuire le opere straniere tradotte in italiano a vantaggio delle opere italiane i cui diritti sono ceduti a editori esteri. Così ad esempio, nel settore dei libri per ragazzi, tra 2009 e 2010, si è passati a 1607 diritti venduti, contro 1283 diritti acquistati.
La storia dell’innovazione tecnologica insegna che un prodotto o una tecnologia, che risultino efficaci, pratici e a buon mercato per la maggioranza della popolazione, sono destinati prima o poi a diffondersi. Ciò vale anche per gli e-book e la rivoluzione digitale nel mercato dell’editoria. Certo, è probabile che un mercato fatto di specialisti e appassionati, amanti di un’edizione ben rilegata di un libro, esisterà sempre, ma davvero tutti quei bestseller e quei paperback (i “tascabili” del mondo anglosassone) che leggiamo solo una volta nella vita, hanno bisogno di occupare tutto quello spazio nelle nostre librerie?

Carmela Bafumi

Foto: http://www.flickr.com/photos/pstainthorp/5395846994/

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