
Chime.In sfida Facebook a suon di dollari
Una nuova piattaforma di social networking, lanciata dalla UberMedia, offre ai propri utenti la possibilità di ottenere una retribuzione, mentre Facebook debutta in borsa. Le potenzialità economiche delle reti sociali si fanno strada sulla scia del loro successo come strumento di aggregazione.
Cosa c’è di meglio che guadagnare divertendosi e facendo ciò che ci piace? Ebbene, oggi, nel 2011, “ciò che ci piace” si traduce molto spesso, per schiere sempre più folte di persone, nel concetto di “social network”, mentre il verbo “guadagnare”, se coniugato a proposito delle tecnologie legate ad Internet, rimanda sempre di più all’universo del web marketing.
Domanda: si può guadagnare frequentando un social network? Risposta: a quanto pare, sì. L’idea di concretizzare questa possibilità è partita dalla UberMedia, società americana che, nata nel 2010 sotto la guida dell’imprenditore Bill Gross, ha progettato e incastonato una nuova tessera nel vasto mosaico della sfera partecipativa caratteristica del web 2.0: Chime.In (dall’inglese “to chime in”, ovvero “intervenire”). Questo nuovo social network, inizialmente lanciato come applicazione per iPhone e iPad, è in aperta concorrenza con l’ormai familiarissimo Facebook e con il “cinguettare” di Twitter. Chime.In offre ai propri utenti, tramite un meccanismo semplice e al tempo stesso accattivante, l’opportunità di guadagnare ogni volta che i banner pubblicitari presenti sulle loro bacheche ricevono un click. Prospettiva, questa, che profuma di novità e scetticismo insieme. Per il momento il social network è, infatti, disponibile soltanto in una versione provvisoria (la versione completa uscirà nel 2012). Oltre alla componente economica, alla nuova piattaforma non poteva di certo mancare l’aspetto “social”: gli iscritti a Chime.In, oltre a poter pubblicare sulle loro bacheche video, foto e testi, possono prendere parte a gruppi di discussione, le cosiddette “communities”, aventi come oggetto gli argomenti di maggior interesse.
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La nascita di Chime.In si pone in linea con le recenti tendenze del web, volte sempre di più alla scoperta e allo sfruttamento delle potenzialità economiche di quell’immenso contenitore di idee e opportunità che è Internet. L’originaria funzione dei social network era quella di far “incontrare” gli utenti, di farli divertire, di far loro condividere contenuti in modo da alimentare il flusso della conversazione in rete. Ma tutto ciò sembra non bastare più e il debutto in borsa di Facebook ne è la prova.
Gli ideatori e gli sviluppatori di social network come Chime.In appaiono determinati a voler alimentare e trarre profitto da uno dei “virus” mentali più potenti della nostra epoca, quello della partecipazione. Il loro scopo è, infatti, quello di allargare quanto più possibile il bacino d’utenza dei loro siti Internet e condividerne i guadagni con gli utenti che navigano nelle loro piattaforme.
Così, si prospetta un nuovo scenario per il mondo dei social network, in costante mutamento: il mercato e i profitti assumono una posizione a tal punto rilevante nella loro progettazione e nella loro gestione, che l’utente si trova ora più che mai al centro del meccanismo, con l’innovativa opportunità di trarne profitto.
Federica Baglieri