Laura Ponce e Giò di Tonno trionfano al Festival di Sanremo

Alla sezione giovani spopolano i Sonhora

Si è conclusa la 58° edizione del Festival di Sanremo, segnato, quest’anno, da aspre polemiche. Prime tra tutte quella che ha coinvolto Loredana Bertè, sempre anticonformista ed estrosa nelle sue performance, accusata di plagio. La canzone “Musica e parole”, dalla melodia comunque accattivante, era già stata incisa, seppur con un testo diverso, nel 1988 da Ornella Ventura. L’edizione di quest’anno si è svolta all’insegna dell’ironia, con Pippo Baudo affiancato da un Piero Chiambretti che è stato capace di animare le sorti delle cinque serate. Nonostante questo gli ascolti non sono stati dei migliori e c’è anche chi ha proposto l’ipotesi di chiudere definitivamente il Festival di Sanremo. Madrine della kermesse sono state Bianca Guaccero, apprezzata attrice di fiction televisive, e Andrea Osvart, sempre pronta a scherzare sulla sua così “straniera” lingua ungherese.

I cantanti in gara, venti Big (dai quali è stata esclusa Loredana Bertè) e quattordici nuove proposte, hanno dimostrato un buon livello canoro, essenzialmente in linea con la scorsa edizione del festival, condotta da Pippo Baudo e Michelle Hunziker, che aveva proposto un ventaglio di cantanti di qualità.
Venerdì scorso è stato decretato il vincitore della sezione giovani: i Sonhora, duo composto dai fratelli Luca e Diego Fainello, che hanno cantato la canzone “L’amore è”. Secondi si sono posizionati La scelta con il brano “Il nostro tempo” e al terzo il giovane Jacopo Troiani con “Ho bisogno di sentirmi dire ti voglio bene”.
Ieri sera invece il vincitore della sezione big, che nella mentalità comune rimarrà il vero trionfatore di Sanremo. Si tratta di un duetto, Lola Ponce e Giò di Tonno che hanno cantato il brano “Colpo di Fulmine”, scritto da Gianna Nannini e cavallo di battaglia del musical di prossima uscita su Pia de’ Tolomei. I due artisti, che hanno entusiasmato il pubblico e la giuria di qualità, ricevendo da quest’ultima ottant’otto punti su cento, erano già state le voci protagoniste del musical di Riccardo Cocciante “Notre Dame de Paris”. Al secondo posto si è qualificata Anna Tatangelo, con il brano “Il mio amico”, scritto da Gigi d’Alessio sull’argomento dell’amore omosessuale. Il terzo posto è spettato a Fabrizio Moro (già vincitore della sezione giovani dell’edizione scorsa con Pensa, canzone denuncia contro la mafia), con il brano “Eppure mi hai cambiato la vita”.

Il festival, quest’anno, è stato sostanzialmente snobbato dalle testate estere, come conferma l’Osservatorio World Wide Trend di Alviero Martini. Soltanto quattro gli articoli pubblicati durante la settimana e dedicati alla kermesse, provenienti precisamente da Russia, Svizzera e Austria.
Tra polemiche, vincitori e insoddisfazioni, il festival di Sanremo chiude le porte in attesa de prossimo inverno. Nel frattempo, tutti i cantanti tenteranno di sfondare il mercato musicale italiano con il proprio brano, che per alcuni lancerà un nuovo intero album. L’esperienza delle precedenti edizioni ci conferma che una cosa è certa: i vincitori del festival non saranno necessariamente i vincitori della scena musicale italiana.

Marco Papasidero   

 

Marco Papasidero

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