“La Venaria Reale” torna ad incantare

Dopo il “riposo” annuale dedicato agli interventi di manutenzione, pulizia e restauro, che si rendono necessari a causa dell’usura dovuta alle numerose visite, La Venaria Reale, complesso architettonico e naturale situato alle porte di Torino, ha riaperto al pubblico il 16 marzo scorso. Per i visitatori sono in programma numerose novità. (Foto: Alida Grazzi)

La Venaria Reale, dichiarata dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità, è stata inaugurata nell’ottobre del 2007 dopo circa due secoli di abbandono e otto anni di attento restauro. Dalla sua apertura è risultata tra i primi cinque siti culturali più visitati in Italia. Ogni anno, visti i numerosi accessi che portano alla necessità di effettuare diligenti controlli e interventi di manutenzione delle opere d’arte, la struttura viene chiusa per circa un mese. Anche nel 2012 il complesso si è concesso un periodo di “pausa” per riaprire il 16 marzo, rinnovato negli ambienti e nelle iniziative per il pubblico.
Quella che viene definita “La Venaria Reale” è l’insieme del Borgo cittadino antico di Venaria, della Reggia barocca, con i suoi Giardini, e del Parco “La Mandria”, importante realtà di tutela ambientale che ospita numerose specie animali domestiche e selvatiche. Venaria Reale ebbe origine alla metà del Seicento per volere del Duca Carlo Emanuele II di Savoia, che decise di edificare una residenza “di piacere e di caccia” nel luogo che, già dal 1580, era teatro delle battute di caccia ducali. Il progetto e la realizzazione dell’opera furono affidati all’architetto di corte Amedeo di Castellamonte.
Il fulcro della struttura era costituito dalla “Reggia di Diana”, costruita dal 1660 al 1671 e rimaneggiata a partire dal 1699 da Michelangelo Garove, in seguito all’incursione di truppe francesi. La struttura venne poi ulteriormente modificata da Filippo Juvarra, nel 1716, e da Benedetto Alfieri, a metà del Settecento. La Reggia si estende per 80.000 metri quadrati e vanta alcune delle più alte espressioni dell’arte barocca: il Salone di Diana (di Castellamonte), la Galleria Grande, la Cappella di Sant’Uberto e le Scuderie Juvarriane (di Juvarra). Queste opere sono comprese nella visita “Teatro di Storia e Magnificenza” che percorre un itinerario di 2.000 metri distribuiti tra piano interrato e piano nobile. Durante la visita viene narrata la storia della dinastia dei Savoia.
La grande novità del 2012 è l’apertura degli Appartamenti privati del Re e della Regina: quattro sale allestite secondo l’originaria destinazione settecentesca. Durante il percorso viene spiegato il cerimoniale legato al Lever (alzare) e alla vestizione dei sovrani, in uso nella Reggia negli anni trenta del Settecento. Altra importante novità è l’esposizione del “Ritratto equestre di Vittorio Amedeo II”. La particolarità di questo quadro è che è stato dipinto da una donna: la pittrice di corte Maria Giovanna Battista Clementi, detta “La Clementina” (1690-1761). Grandi eventi sono previsti dall’estate. Da fine luglio si terrà la mostra “Il gioielliere degli ultimi Zar” in cui verranno esposte le creazioni dell’orafo Peter Carl Fabergè, tra cui le preziose “Uova”. In autunno, dopo decenni di conservazione e delicato restauro, verrà esposta “La barca sublime: la Peota dei Savoia”: una sontuosa imbarcazione, voluta da Carlo Emanuele III, riccamente decorata nello stile veneziano del Settecento.

                                                                                                                                 Stefania Zabrak

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