La cattedrale e il suo tesoro

Arte e leggenda nella chiesa gotica più celebre al mondo
La cattedrale di Notre Dame, che sorge nel cuore di Parigi, è uno dei monumenti gotici più celebri e visitati al mondo. Il nome della cattedrale viene dalla statua della Vergine con il Bambino che si trova su di una colonna del coro. Questo è il Punto Zero, il punto rispetto al quale vengono calcolate tutte le distanze stradali delle Francia.
Originariamente, nel luogo dove oggi sorge la cattedrale, esisteva un tempio romano dedicato a Giove, poi sostituito da una basilica cristiana e, successivamente, da una chiesa romanica. La costruzione dell’attuale edificio iniziò nel 1163 durante il regno di Luigi VII, per volontà del vescovo Maurice de Sully, che oltre a demolire la vecchia basilica preesistente, fece abbattere alcune case.
I lavori cominciarono dal coro e proseguirono con le navate, con la facciata principale e le torri; tra il 1182 e il 1190, dopo la consacrazione del coro e dell’altare maggiore, i lavori furono interrotti, lasciando la struttura centrale incompleta. Negli anni fino al 1225 fu ultimata la navata, iniziata la costruzione della facciata e, contemporaneamente, la decorazione e la lavorazione dei tre portali occidentali e del rosone. Vi sono inoltre altri due rosoni che si aprono sulle facciate del transetto, costruiti nel periodo tardo gotico: uno rappresenta il “Trionfo di Cristo” dal Nuovo Testamento, l’altro episodi dell’Antico Testamento.
La cattedrale è costituita da una pianta rettangolare a croce latina, formata da una navata centrale composta da cinque doppie campate; al di sopra delle navate laterali si trova il matroneo, sormontato da bifore.
La facciata più famosa è quella ovest, costituita da tre portali: il Portale del Giudizio Universale, il Portale della Vergine e il Portale di Sant’Anna. Il portale della Vergine è sovrastato da tre figure di Profeti e tre di Re. Al centro vi è la deposizione della Vergine dopo la sua morte e, più sopra, l’Incoronazione. Quello centrale rappresenta il Giudizio Universale, con Cristo circondato da due angeli, da Maria e da San Giovanni che lo supplicano di salvare le anime. Sopra e alla destra di Cristo ci sono le anime salvate; a sinistra quelle che i demoni stanno portando all’inferno. Il portale di Sant’Anna rappresenta la vita di Maria, dalla nascita all’educazione, fino all’Annunciazione e la visita dei Re Magi. Sopra i portali c’è la Galleria con le copie dei Re dei Giudei e ancora sopra il rosone della Vergine. La facciata ovest è dominata da due torri.
Nella facciata sud, che si affaccia sulla Senna, si trova la cripta gotica, dove è conservato il tesoro della cattedrale. Notre Dame conserva alcune delle reliquie più importanti della cristianità contenute nella sacrestia neogotica, appositamente costruita da Lassus e Viollet-le-Duc intorno al 1850. Qui vi sono conservati la corona di spine di Cristo, un chiodo e un pezzo della Santa Croce. Inoltre sono conservate alcune reliquie di San Luigi, come qualche osso e la tunica.
La corona di spine fu portata in Francia da Luigi IX ed ospitata per la prima volta nella cattedrale nel XIII secolo, in attesa che fosse ultimata la Sainte-Chapelle. Tornò a far parte del tesoro di Notre-Dame soltanto nel 1806, quando il Concordato del 1801 affidò la reliquia all’arcivescovo di Parigi.
La vera corona non viene mai mostrata in pubblico, al suo posto vengono presentati per la venerazione i reliquiari fatti costruire da Napoleone I e da Napoleone III.
Sulla facciata, in alto, si apre la galleria delle chimere, creata da Viollet-le-Duc; si tratta di una teoria di statue che raffigurano spaventosi mostri mitologici comunemente noti come gargouilles, parola che in francese indica l’estremità dei condotti di scolo delle acque piovane: infatti è proprio questa la loro funzione. La statua più famosa è la Stryge, spirito maligno che vive solo di notte, presente in molte leggende orientali.
Esiste una leggenda attorno alla realizzazione delle campane. In particolare, la più grande, “Emmanuel”,  si trova nella torre sud ed ha un peso di 13 tonnellate e, nel 1613, quando fu fusa nuovamente, si dice che alcune donne lanciarono i propri gioielli all’interno del metallo fuso dando alla campana la purezza della sua tonalità.
L’organo, il più grande d’Europa, il primo completato all’inizio del 1700 da Cliquot, ma ricostruito nel XIX secolo, ha 8000 canne, di cui 900 storiche, cinque tastiere costituite da 56 tasti e una pedaliera da 32 tasti. Nell’anno 1989 l’organo fu sottoposto ad un restauro concluso nel 1992. Suonarono a Notre Dame alcuni tra i maggiori organisti, quali Louis Vierne, Jean-Pierre Leguay, Olivier Latry e Yves Devernay.

 Silvia Santoro

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