I Buoni vacanza, principi chiave del turismo sociale

Garantire il diritto alla vacanza, lottare per le pari opportunità, sostenere la destagionalizzazione attraverso lo strumento sociale del BVI.

In un periodo di crisi economica congiunturale forte, anche la voce del turismo sociale si fa sentire.
Esso promuove l’accesso alla vacanza per tutti, senza distinzione di età, appartenenza culturale, disponibilità economica e capacità fisica, ed è fondato sui valori della solidarietà, della socializzazione, della crescita della persona e del rispetto dell’ambiente.
Tutte le realtà federate e la Fitus, Associazione italiana Turismo Sociale, sono impegnate da anni nel trovare le migliori risposte alla questione sociale, particolarmente attente alla qualità dell’offerta, alla salvaguardia e alla valorizzazione del territorio, ed alla sostenibilità. Affrontare questa questione vuol dire occuparsi di quella parte della sostenibilità poco indagata ma molto importante perché incarna dei valori fondamentali come il diritto per tutti alla vacanza, la lotta alle disparità e alle disuguaglianze, l’accessibilità ai fondi destinati al sociale.
Rimane tuttavia il fatto che emergono sempre nuovi bisogni cui è necessario rispondere adeguatamente e tempestivamente.

Proprio per questo nasce il progetto BVI, “Buoni Vacanze Italia”, un’impresa sociale non-profit che si batte per garantire l’accesso al turismo per tutti i cittadini italiani, rispondendo dunque ad un interesse di carattere generale.
BVI è l’associazione costituita tra FITuS RETI del turismo sociale  e Assoturismo-Confesercenti, Confturismo-Concommercio  e Federturismo-Confindustria.
L’ accordo di collaborazione tra la F.I.Tu.S. e Federalberghi segna il via ad una alleanza tra il mondo del turismo sociale e quello di tutta la rappresentanza imprenditoriale del settore turismo.
L’Associazione dei Comuni d’Italia (ANCI), poi,  ha sottoscritto con la F.I.Tu.S. un protocollo di sostegno al progetto, mentre quest’ultima si è impegnata a collaborare con i comuni per lo sviluppo delle aree interne.
Il Governo Italiano ha attivato il Fondo per favorire l’accesso al turismo per le categorie più deboli previsto dalla Legge 135/2001, con la creazione di un sistema di buoni vacanza agevolati.
BVI sta consentendo di beneficiare delle agevolazioni previste dall’art. 10 della legge quadro, in proporzione al reddito ed al numero dei componenti del nucleo familiare.
Il buono garantisce almeno il 10% di sconto, ma i soggetti convenzionati possono offrire vantaggi superiori.

Come annunciato, la scadenza del progetto per la fruizione del servizio è stata prorogata sino al 20 dicembre 2010, per consentire di beneficiarne a coloro che non ce l’hanno fatta entro il 30 giugno.
I BVI non sono solo una modalità di pagamento di un servizio ma possono incorporare alcuni significativi benefici per gli utilizzatori, quali: gli sconti derivanti dalle convenzioni con le imprese turistiche, il contributo di Enti Pubblici locali, il contributo dei datori di lavoro e la possibilità di accedere alle provvidenze previste dalla legge sul Turismo 135/2001.
I BVI puntano a diventare uno strumento attraverso cui le Regioni, i Comuni, i Cral e le aziende potranno, in modo semplice ed efficace, veicolare benefici ed agevolazioni ai propri cittadini, associati e dipendenti.
Gli obiettivi del progetto sono finalizzati a facilitare l’accesso al turismo per tutti: famiglie, giovani, anziani, disabili e quel 45% di italiani che non va in vacanza, a favorire uno sviluppo più equo del turismo nazionale, in termini di riequilibrio dei flussi turistici e di spostamento tra nord e sud del Paese e in termini di stagionalità.
Sicuramente i BVI rendono più agevole per gli enti pubblici la gestione e distribuzione della spesa destinata alle vacanze e cure climatiche per particolari categorie disagiate, incrementando in tal modo il numero degli assistiti lasciando al beneficiario la scelta finale dell’esercizio.
Due le principali novità emerse: la possibilità di far rientrare i buoni vacanza nei contratti collettivi di tutti i lavoratori e l’attuazione da parte del governo italiano di una carta dei diritti del turista prevista dalla legge di riforma del 2001, e una futura carta dei doveri del turista con cui il viaggiatore dovrà fare i conti!
Le  opportunità di sviluppo per il turismo sociale sembrano essere rappresentate dagli anziani, visto il progressivo invecchiamento della popolazione, e dai giovani, che iniziano a viaggiare sempre di più. “Questi due elementi – a detta di Francesco Ianniello , responsabile Unità turismo della direzione generale imprese della Commissione europea, durante il Forum europeo del turismo sociale a Riva del Garda – sono importanti sia dal punto di vista economico che sociale, perché ci consentono di superare le barriere ancora esistenti tra i paesi europei e di creare un’Europa veramente unita”.

Giulia Ferioli

La foto è stata tratta da: http://www.flickr.com/photos/vagabondiamo/

Click Here to Leave a Comment Below