Gli “Strawberry Beds” di Dublino
Una gita fuori porta verso gli incontaminati Strawberry Beds di Dublino, per metter da parte le classiche località, imparando a vedere attraverso gli occhi di chi, in questa città, ci vive. (Foto: © Zaira Leone)
Tutti coloro che visitano una città nuova amano vedere i posti più famosi, quelli più importanti, i più imponenti. Dublino ne è piena e offre ai turisti una miriade di percorsi e di luoghi d’interesse da non perdere.
Ma la vera Dublino non è solo Grafton e O’ Connel Street, Christchurch, Dublin Castle o Temple Bar ; Dublino è una fonte inesauribile di sorprese, di posti da esplorare, di persone con cui parlare, di atmosfere da vivere.
Chi è stato più di tre o quattro giorni in questa bellissima capitale ha potuto letteralmente scoprire dei luoghi poco conosciuti e poco pubblicizzati, belli almeno quanto quelli più noti, e che racchiudono davvero lo spirito della città e del suo popolo.
Per coloro che non riescono a rinunciare alla loro vena turistica , ma che ricercano comunque luoghi non convenzionali da visitare, assaporando in questo modo un piccolo pezzetto di quotidianità irlandese, il mio suggerimento è quello di fare una visita a Strawberry Beds, uno dei posti, a mio avviso, più belli, distante appena 6 Km, verso Ovest, dal centro di Dublino.
Ristorante Angler’s RestUn angolo di campagna incontaminato e silenzioso che si estende lungo le rive settentrionali del fiume Liffey, fra i villaggi di Chapelizod e Lucan, approssimativamente non lontano dal Phoenix Park, il parco più grande della città (che si estende su una superficie doppia rispetto a quella di tutti i principali parchi di Londra messi insieme).
Gli Strawberry Beds, chiamati così per i frutti che vi crescono, e che un tempo venivano venduti sul bordo della strada, sono una meta molto apprezzata dai dublinesi, amanti della natura e della tranquillità.
La costanza dei pochi visitatori che intraprende questo percorso “tutto in salita” viene ricompensata poi dalla possibilità di “gustare segretamente” degli invitanti mirtilli selvaggi.
La sensazione è quella di sentirsi parte di un quadro “impressionista” dai colori forti e accesi… un miracolo in un’epoca come la nostra di profondo sviluppo edilizio indiscriminato.
Un piccolo paradiso verde dichiarato protetto (fortunatamente!), in cui si può semplicemente passeggiare e rilassarsi, ammirando piccoli paesaggi naturali, ogni volta che si sposta lo sguardo, o graziose casette dalle tipiche porte colorate (una caratteristica cara ai dublinesi).
Percorrendo a piedi lungo l’erta di Knockmaroon Hill, il versante vicino al paese di Chapelizod, (punto preferito tra l’altro dal noto scrittore irlandese James Joyce per ammirare il fiume Liffey) c’è la possibilità di rifocillarsi da Angler’s Rest, un ristorantino (vincitore come 2010 best bar food) stile cottage specializzato in prelibatezze di mare, dall’allure edonistica… assaggiare il tipico salmone affumicato in salsa tartara o semplicemente sorseggiare davanti al tepore del caminetto un classico Irish Coffee, perfetto per riscaldarsi nelle piovose giornate estive di Dublino.
Interno dell’Irish pub “Strawberry Hall”In alternativa, per coloro che non hanno paura di sfidare le intemperie, potete proseguire un altro chilometro per placare la “sete di birra”, o meglio di pinta, al suggestivo Strawberry Hall, che ha la fama di essere il secondo pub più antico della città, fatto poco noto alle grandi folle.
Un autentico tesoro rimasto intatto negli anni, che merita davvero questa scarpinata on air!
Zaira Leone