Nella selva dei “giornalismi”

A più di un anno dalla pubblicazione, come testata, di Tempovissuto, riflettiamo sul giornalismo e sui “giornalismi” possibili. Non è mia intenzione fare di questo commento un manifesto di lavoro, ma credo che oggi sia fondamentale interrogarsi sul ruolo che l’informazione e i media devono ricoprire. Un ruolo che richiede la compartecipazione del giornalista, non più soltanto – oggi – mero narratore dei fatti, cronista, ma osservatore critico di quanto avviene. Il giornalista deve pensare con la propria testa, spendere il proprio tempo nella riflessione critica dei fatti, proporre interpretazioni e scenari possibili. Mai sposare cause per gusto o partito preso. Mai giudicare. Solo proporre e criticare (nell’accezione nobile del termine).
E poi, nei tanti giornalismi possibili, realizzabili e realizzati, comunicare con il lettore; consegnargli un’informazione limpida, proporgli la propria lettura lucida; suggerirgli il fare e non il subire.
Missione del giornalista, quindi, far conoscere i fatti per rendere il cittadino realmente attivo e vivo.

 Marco Papasidero

 

Marco Papasidero

Vivamus blandit turpis magna, sed tincidunt enim pharetra fermentum. In sed justo tincidunt, vestibulum urna gravida, luctus velit. Suspendisse commodo sem sed vulputate rhoncus. Curabitur non lorem id neque semper ultrices a in tellus. Fusce non nunc vitae augue suscipit euismod. Nam luctus sodales sollicitudin. Proin porta diam vel augue tincidunt euismod. Lorem i

Click Here to Leave a Comment Below