Fotovoltaico: l’Italia corre verso la leadership mondiale
Con 10 mila megawatt installati e oltre 270 mila impianti, l’Italia si qualifica al primo posto nella graduatoria mondiale per potenza entrata in esercizio nel 2011. Entro fine anno è previsto il raggiungimento di 12 mila megawatt, una vittoria per l’ambiente e il risparmio economico.
Secondo il Gestore dei Servizi Energetici (GSE), l’Italia ha le carte in regola per raggiungere il primato nella produzione dell’energia solare per mezzo di impianti fotovoltaici, ma per risultati certi bisognerà attendere la fine dell’anno. Cresce in Italia il ricorso alle energie rinnovabili. Si calcola che entro il 2012 il nostro paese riuscirà a superare la Germania, che finora deteneva la leadership del fotovoltaico, infatti negli ultimi anni i dati sul fotovoltaico si sono triplicati rispetto a quelli tedeschi. Una nota di merito va alla Puglia con 1.685 Megawatt, seguita dalla Lombardia e dal Veneto. Questo il giudizio di Solarplaza, la piattaforma globale dedicata al fotovoltaico, organizzatrice della conferenza “The Solar Future: Italy” che si è svolta a Milano il 6 e il 7 ottobre scorsi.
Federico Frattini, ricercatore presso il Politecnico di Milano e membro di Energy & Strategy Group ha dichiarato: «Il nostro paese continuerà a sperimentare tassi di crescita piuttosto consistenti, con una nuova potenza installata di circa 2-2,5 GW nel 2012 e 2013 e di circa 1,5 GW nel 2014, per una potenza intorno ai 17 GW. Bisognerà tenere conto dei tantissimi fattori: tipologia di impianto, se viene utilizzato per autoconsumo o vendita dell’energia, la sua localizzazione, il prezzo di acquisto, ecc. Quello che si può dire è che la grid parity si raggiungerà prima, nell’arco di 5-6 anni, in quegli impianti realizzati per soddisfare il fabbisogno di utenze industriali e commerciali localizzate. Potremmo essere vicini alla grid parity in alcune aree, come ad esempio in Sicilia». Sempre secondo Frattini: «Le aziende italiane avranno ancora margini di crescita e le nostre stime, anche per il 2012, sono confermate. Bisognerà però verificare la competitività futura e le strategie che saranno adottate dalle imprese italiane».
Quindi investono, ma in maniera contenuta e per di più verso impianti di piccola-media taglia. È il quadro delle aziende italiane. Se da una parte vi è un avvicinamento alla tematica “verde”, dall’altra si muovono con prudenza lungo questo sentiero, complici le ristrettezze di budget imposte dall’attuale situazione economica.
Monica Dichiara
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