“Festivaletteratura” di Mantova: quindici anni portati benissimo

Si è svolta a Mantova, dal 7 all’11 Settembre, l’annuale kermesse, giunta alla quindicesima edizione. 283 autori e 295 eventi per 110.000 presenze. Un successo, nonostante il dimezzamento dei finanziamenti pubblici.

Sembrava proprio che questa quindicesima edizione di Festivaletteratura non si dovesse fare. C’erano state polemiche roventi per il taglio del 50% dei finanziamenti comunali. Ma organizzatori, volontari, cittadinanza e un corposo intervento degli sponsor privati (e, perché no, lo “spirito” di Virgilio) hanno fatto il miracolo: l’edizione di quest’anno del Festival è sembrata persino più “ricca” delle precedenti. Qualche cifra: 283 autori, 295 eventi, 700 volontari, 110.000 presenze, un costo di quasi due milioni di euro coperto in gran parte dai biglietti venduti. Così, per cinque giorni, ogni angolo di Mantova è diventato teatro di dibattiti, readings, concerti. Vista la quantità e qualità dell’offerta, non è possibile citare tutti gli eventi e gli ospiti. Tuttavia, alcuni appuntamenti meritano di essere menzionati, sia per il loro valore intrinseco, sia per il successo decretato dal pubblico. Al primo tipo appartengono due degli appuntamenti “fissi” della manifestazione. Il più istituzionale è stato “Quaderni di scuola – Centocinquant’anni di storia italiana letta attraverso i componimenti degli scolari”, progetto di rilettura della storia italiana degli ultimi centocinquanta anni attraverso i quaderni di scuola presi nel loro insieme, come un grande libro collettivo; Il più visionario non poteva che essere la “Biblioteca di fantascienza”, curata da Tullio Avoledo (presente al festival anche come autore).

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Un grido di dolore per lo stato dei beni artistici, storici e culturali del nostro Paese è stato lanciato da due giornalisti del calibro di Gian Antonio Stella e Sergio Rizzo. Gli autori de “La Casta” hanno incontrato il pubblico del Festival, per parlare dell’abbandono e dell’incuria in cui versa il nostro patrimonio architettonico e artistico. Lunghe file per assistere a quello che è stato senza dubbio uno degli eventi di punta.
Inaspettato “pieno” di pubblico, anche per l’omaggio ad Attilio Bertolucci. A ricordarlo i figli Bernardo e Giuseppe, affiancati da Corrado Augias e Lella Costa, per delineare la figura di un autore e di un uomo che ha destinato l’intera esistenza alla poesia: questo è il tema cardine dell’intero incontro, fortemente voluto per celebrare il centenario della sua nascita.
Di assoluto interesse, poi, la presentazione del romanzo dell’americano di origine italiana Salvatore Scibona, “La fine”, con Simonetta Agnello Hornby in veste di moderatrice dell’evento. Pubblicato in Italia da un piccolo editore, 66th and 2nd, “la fine” è diventato uno dei fenomeni letterari dell’anno e Salvatore Scibona è stato incluso nella lista dei migliori under quaranta dal New Yorker.
Per concludere, da segnalare un gradito risvolto ambientalista. Il Festival ha promosso una serie di iniziative mirate allo “Spreco zero” (raccolta differenziata, uso di auto elettriche e di carta ecologica per gli stampati ecc.) e molti autori si sono fatti “testimonial” di uno stile di vita eco-sostenibile.

Stefano Tozzi

Foto: http://www.flickr.com/photos/bmenicucci/5885173870/

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