Coliandro indaga al cinema

Carlo Lucarelli, padre del fortunato ispettore Coliandro, ha indetto un concorso letterario che vedrà il vincitore partecipare alla lavorazione del primo film sull’ispettore più famoso di Bologna.

Da breve comparsa a ispettore sul grande schermo. Ecco la carriera dell’ispettore Coliandro, fortunato personaggio creato dalla penna di Carlo Lucarelli. Era il 1991 e l’ispettore più scapestrato della questura di Bologna, allora solo un semplice sovrintendente, compariva sulle pagine del racconto “Nikita”, all’interno della raccolta I delitti del gruppo 13 (corsivo), edita da Granata Press/Metrolibri.A questa prima intensa, apparizione seguiranno i romanzi Falange armata (1993) e Il giorno del lupo (1994), editi entrambi nella collana Stile Libero di Einaudi.
È sempre nel 1994 che Marco Coliandro, questo il nome del poliziotto di Lecce trapiantato nel capoluogo emiliano, acquista un volto “pubblico” che oltrepassa l’immaginazione dei suoi primi lettori grazie alle matite di Onofrio Catacchio. Sull’onda del successo letterario, infatti, Carlo Lucarelli sceneggia altre avventure che diventano un fumetto, “Coliandro” appunto, edito in cinque (le piccole quantità numeriche si scrivono in numeri) storie sulla rivista «Nova Express».

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Ma tutto questo, all’ispettore che si crede Harry Callaghan e Frank Serpico, ma che in realtà ha il fiuto investigativo di un netturbino, non basta: nel 2006 ottiene finalmente la promozione che gli permette di approdare sul piccolo schermo. È un agosto afoso e la televisione resta ignorata dai più e l’ispettore non ottiene il successo che merita. Con il volto di Giampaolo Morelli e la regia dei Manetti Bros, nasce una serie poliziesca tipicamente italiana, lontana dalla perspicacia del tenente Colombo, dalla determinazione di Kojak, dall’analisi scientifica di CSI-Scena del Crimine, ma umana, ingenua e caparbia, in cui possiamo riconoscere i nostri piccoli difetti, paure e insicurezze. È un prodotto nuovo, mai visto prima in Italia o nel mondo e il pubblico lo premia, anche se ci vorranno tre anni prima che la RAI ritrasmetta i primi episodi e produca altre tre serie.
Mancava un solo encomio a Coliandro: il cinema. Per un traguardo così importante il creatore Carlo Lucarelli ha deciso di chiedere aiuto. I fan, gli scrittori in erba, gli appassionati giallisti sono chiamati a partecipare al concorso indetto dalla “Bottega Finzioni” di Bologna, il laboratorio di narrazione aperto dallo stesso Lucarelli con gli scrittori e sceneggiatori Giampiero Rigosi e Michele Cogo: “Scrivi un film per l’ispettore Coliandro”. È questo il titolo dell’iniziativa che lancia Coliandro verso il grande schermo. L’obiettivo? Scrivere la nuova avventura cinematografica dell’ispettore Coliandro e partecipare alle fasi di lavorazione del film. C’è tempo fino al 3 dicembre per inviare le proprie idee a info@bottegafinzioni.it.

Alessio Chiadini Beuri

Foto: http://www.flickr.com/photos/premiochiara/5030024601/sizes/o/in/photostream/

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