Dammi una chiavetta USB e ti dirò chi sei

Arriva MinION, la chiavetta USB in grado di effettuare la mappatura genetica di un essere umano in pochi minuti e a basso costo. Progettato dalla Oxford Nanopore Technologies, il nuovo dispositivo sarà presto sul mercato. (Foto: Flickr cc paullew)

Stampanti, altoparlanti, mouse, tastiere, fotocamere e lettori mp3 sono solo alcuni dei dispositivi collegabili ad un computer tramite la tecnologia USB (Universal Serial Bus), ormai divenuta un must per l’elettronica alla portata di tutti. Ma chi avrebbe potuto immaginare che grazie a questo sistema si sarebbe potuto effettuare il completo sequenziamento del DNA di un essere umano? Ebbene, la Oxford Nanopore Technologies, azienda inglese che si occupa di ricerca nel campo delle nanotecnologie, ha messo a punto una chiavetta USB in grado di compiere in circa quindici minuti e al costo di poche centinaia di euro la scansione dei miliardi di basi costituenti il genoma umano. Il dispositivo, battezzato MinION, necessita ancora di interventi per abbassare il suo margine d’errore, attualmente al 4%, ma l’azienda conta di lanciarlo sul mercato nella seconda metà nel 2012.
La teoria che sta alla base di questa invenzione che potrebbe rivoluzionare le metodologie di analisi genetica è quella dello sfruttamento dei nanopori e del movimento degli ioni all’interno della membrana di DNA contenente i nucleotidi.
Tale movimento genera una sorta di impronta elettrica che permette l’identificazione, da parte della chiavetta USB, dei singoli nucleotidi e, quindi, la ricostruzione dell’intero DNA. Questa tecnologia è stata studiata prevalentemente per permettere di identificare e approfondire le cause che scatenano rapide mutazioni genetiche in virus come quello dell’HIV e della malaria. La MinION sarebbe, inoltre, in grado di velocizzare gli screening prenatali, consentendo così un’individuazione precoce di eventuali difetti genetici a carico del feto. E tutto ciò con un prelievo di poche gocce di sangue. Grazie a questa nuova tecnica di analisi, il DNA si ritroverà sotto i riflettori della scienza forse ancor più che in passato: l’affascinante mistero della “spirale”, nella cui decodifica si sono impegnati generazioni di studiosi, può ora apparire ancora più nitido agli occhi di medici, biologi e genetisti.
La corsa all’innovazione continua e molte aziende sono impegnate nella ricerca per la realizzazione di dispositivi ancora più piccoli per il sequenziamento genetico. Sarà una sfida all’ultimo chip, alla conquista del mercato e della scienza.

Federica Baglieri

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