Basta con i visi rifatti
Kate Winslet dichiara guerra al botox e al lifting per mascherare l’avanzare degli anni sul viso delle dive.
L’attrice inglese Kate Winslet, interprete femminile del film Titanic, ha recentemente proposto una “lega britannica contro la chirurgia estetica”, coinvolgendo nella sua crociata anche le colleghe Rachel Weisz ed Emma Thompson. Le sue dichiarazioni anti-Botox sembrano legate a preoccupazioni strettamente professionali, come risulta da un’intervista rilasciata al Daily Telegraph, nel corso della quale l’attrice illustra le sue ragioni, spiegando che quando si recita bisogna poter muovere i muscoli del volto, per comunicare le emozioni attraverso le espressioni facciali.
Ricordiamo infatti che la tossina botulinica inibisce le terminazioni dei muscoli mimetici, agendo solo su questi, per ridurre le rughe di espressione del viso.
La voce di Kate Winslet sembra fare eco alla “fronda” anti-Botox hollywoodiana di qualche tempo fa. Professioniste del calibro di Meryl Streep, Julia Roberts, Susan Sarandon, Drew Barrymore si sono dichiarate tutte apertamente contrarie a nascondersi dietro una maschera. «Penso che la gente sia buffa quando si congela la faccia» dichiara Meryl Streep. Per Susan Sarandon l’età è un’opportunità e spiega: «Ho un vantaggio se sono l’unica a dimostrare veramente sessant’anni, così ottengo tutte queste parti dato che non ci saranno in giro altre attrici sessantenni». Drew Barrymore, dal canto suo, confessa di essere curiosa di vedere le sue trasformazioni attraverso il tempo e Julia Roberts va più sul personale, dichiarando semplicemente di voler essere sicura che i suoi figli capiscano i suoi stati d’animo guardando il suo viso.
Il problema è particolarmente sentito a Hollywood, dove un giovane aspetto sembra essere fondamentale, per cui il ricorso al Botox è significativamente più massiccio che in Europa. Da qualche tempo i direttori dei casting si ritrovano a selezionare attrici inadatte ai ruoli, in quanto incapaci di congruenza tra le espressioni facciali e le situazioni emotive delle scene che sono chiamate ad interpretare. Per questo motivo i registi devono poi rivolgersi a interpreti straniere.
Come se non bastasse, la rapida diffusione delle immagini HD sembra aggravare il problema, dato che la loro risoluzione è talmente alta che qualsiasi imperfezione, anche minima, risulta evidente come dal vivo. Allora che fare?
Gli specialisti del settore sembrano avere le idee piuttosto chiare. Il 18 agosto del 2009, infatti, il blog Elle.fr ha pubblicato le opinioni di alcuni chirurghi francesi dell’ospedale Hexagone di Boulogne Billancourt. Nell’articolo, la Dott.ssa Nadine Pomerade, dermatologa, sembra sciogliere tutti i dubbi dichiarando che «con il Botulino si può ottenere il risultato che si desidera: congelato, come spesso succede negli Stati Uniti, oppure naturale, con il mantenimento della massima mobilità, come richiedono le francesi».
A quando sembra, quindi, il problema per gli attori, professionisti della mimica, si riduce ad un uso ragionevole del Botox. Resta comunque aperta la componente psicologico-esistenziale, che riguarda tutti noi: la convivenza pacifica con il nostro corpo, ontologicamente sensibile al trascorrere del tempo.
Laura Marsano
Foto: http://www.freedigitalphotos.net/images/view_photog.php?photogid=1499