Anna Wintour: il tornado della moda
Anche quest’anno, la direttrice di Vogue America ha partecipato alla settimana della moda a Milano, riservando particolare attenzione ai giovani stilisti emergenti. Dietro una vita frenetica, la Wintour racconta di vivere in modo normale e metodico tra una partita di tennis e un bollente cappuccino.
Caschetto biondo e impenetrabili occhiali scuri: è la figura dietro cui si nasconde un mito della moda internazionale e mondiale, Anna Wintour, direttrice, dal 1988, di Vogue America, la più autorevole rivista di moda statunitense. Classe 1949, inglese di nascita e americana di adozione, figlia del direttore dell’Evening Standard, già all’età di sedici anni intraprende la carriera di giornalista di moda e, in poco tempo, diventa, sulla scia di chi l’aveva preceduta alla guida di Vogue, Grace Mirabella, un simbolo della moda a livello mondiale. Predilige stilisti non italiani e per contratto dalla casa editrice Condè Nast, che gestisce la famosa rivista di moda, ha uno stipendio annuo di due milioni di dollari, un autista personale e un budget annuale di duecento mila dollari, riservato alle spese di abbigliamento. Sempre sotto la luce dei riflettori, regina incontrastata della moda internazionale e mondiale, la “regina di ghiaccio” decide ciò che è moda e ciò che ormai non lo è, e con il suo comportamento ad una sfilata ne decreta, o meno, il successo. Tutti hanno paura di lei, ognuno cerca di assecondare le sue esigenze senza contraddirla. Ma, come si legge sui principali siti di gossip, dietro questa vita frenetica e oltre i limiti della normalità, la Wintour conduce una vita molto metodica: si alza prestissimo la mattina per giocare a tennis e poi recarsi in ufficio, la sera non va mai a dormire oltre le dieci, mangia pochissimo, adora i cappuccini bollenti e partecipa ai party solo per un quarto d’ora, poi va via. Forse, è proprio questa convergenza di opposti nella stessa persona che la rende figura eccezionale e mitica, quasi irreale. Anche quest’anno, la sua prestigiosa personalità ha onorato le passerelle milanesi durante la settimana della moda, evento molto atteso sia dai grandi stilisti, per riaffermare la propria autorevolezza con nuove collezioni, sia dai giovani designer, che hanno l’occasione di farsi conoscere.
Insieme a Franca Sozzani, direttrice di Vogue Italia, ha creato uno spazio per i giovani stilisti emergenti, inaugurando una mostra-installazione a Palazzo Morando. I due progetti creati, Who is on next 2011 e The Talent Store, vengono pensati per far incontrare i nuovi talenti con il fashion system e, quindi, sostenerli in modo sempre più concreto. La grande mostra rappresenta un importante momento di incontro e di riflessione sulla moda che si apre al mondo dei giovani. Saper interpretare le esigenze dei giovani stilisti emergenti e seguire le tendenze attuali fanno della Wintour una vera direttrice di moda, capace di aggiornare continuamente la sua rivista e riflettere i cambiamenti nel mondo e nella vita delle donne.
Su Internet circolano, ormai, voci di una sua possibile sostituzione, ma la concretezza e l’attualità delle sue scelte, la grandezza dei suoi progetti e l’eleganza della sua persona, rendono, già oggi, la Wintour un mito intramontabile del giornalismo di moda.
Valentina Lauria
Foto: http://commons.wikimedia.org/wiki/File:Anna_Wintour_2.jpg