
Un raro Urlo di Munch all’asta a New York. Dalle intoccabili aste di lusso e alle folli aste online
Il mercato delle aste – qualunque esse siano – è in perenne attività e sembra non conoscere alcuna crisi ma, visti i tempi che realmente corrono, le speranze di poter trarre legalmente un guadagno non muoiono mai. Chi non possiede un Munch che vale milioni può comunque vendere durante le aste online tutto ciò che ha a disposizione, anche il proprio sorriso. (Foto: Sothebys.com)
Aste giudiziarie, immobiliari, fallimentari, aste vip, aste al ribasso, aste online e chi più ne ha più ne metta. L’asta è un sistema di allocazione delle risorse che rappresenta la modalità di scambio più conosciuta e studiata come processo di compravendita mediante offerte, che si conclude con la vendita dell’oggetto al migliore offerente. Una delle aste più attese del momento è quella che si terrà il 2 maggio 2012 a New York, in cui sarà battuta l’unica versione de L’Urlo di Edward Munch (1863-1944) attualmente posseduta da un collezionista privato, Petter Olsen, il cui padre era vicino di casa del pittore norvegese nonché suo mecenate. L’evento sarà interamente dedicato alla pittura impressionista e moderna e si svolgerà presso la sede americana della prestigiosa casa d’asta londinese Sotheby’s. È proprio durante alcune particolari aste che fanatici e collezionisti riescono a reperire importanti documenti e reperti di epoche passate, o bizzarrie varie appartenute a personaggi stravaganti e famosi a prezzi esagerati. In alcuni casi, viste le cifre esorbitanti e la generosa clientela, le case d’asta organizzano veri e propri eventi di beneficienza in cui chiunque può soddisfare i propri capricci mettendo mano al portafoglio per una buona causa. E così, in barba alla crisi che continua a mietere le sue vittime, si battono aste impossibili come quella per la famosa chitarra a cui Jimi Hendrix diede fuoco, partendo dalla modica cifra di 630.000 euro. O ancora, la celebre frusta di Indiana Jones (interpretato da Harrison Ford) è stata venduta per 50.000 sterline, mentre “Peregrina”, il collier preferito di Elizabeth Taylor, è stato venduto da Christie’s per ben 9 milioni di euro. Recentemente, inoltre, sono stati venduti un dente cariato di John Lennon per 19.500 sterline, il leggio rotto di Kurt Kobain per 115.000 dollari, un video hard che ritrae una giovanissima e bellissima Marylin Monroe per ben 1,5 milioni di dollari, e l’orecchino appartenuto a Diego Armando Maradona acquistato dal calciatore Fabrizio Miccoli per 25.000 euro.
A Pasqua poi, non sono mancate le aste di lusso: il Baroque Egg with Bow, un uovo in acciaio inossidabile verniciato di turchese, realizzato dall’artista Jeff Koons è stato venduto all’asta per ben 3,5 milioni di dollari. Viste le promettenti offerte, le proposte su questo mercato sono letteralmente raddoppiate, specialmente sul web grazie a siti specializzati diventati vere e proprie case d’aste online dove si trova e si vende davvero di tutto facendo spazio all’utile e all’inutile: fantomatiche lacrime di coccodrillo, confessionali, pillole di saggezza, cugini indesiderati, amanti part time, gadget di ogni natura, postazioni strategiche per concerti e partite, volumi antichi o, addirittura, sorrisi scacciapensieri. Tuttavia, le aste più ambite e promettenti sono quelle cosiddette “di lusso” e quelle dedicate alla vendita di opere d’arte in cui, se si è ricchi e fortunati, si riesce realmente a mettere mano su autentici e straordinari capolavori. L’imminente asta newyorkese in cui il più fortunato porterà a casa un raro e originale Urlo di Munch ne è un esempio. Questa versione (in tutto sono quattro), dipinta nel 1895 con la tecnica del pastello su tavola, verrà messa in vendita in un periodo di rinnovato interesse nei confronti del pittore norvegese, visto che nel dicembre 2013 si festeggeranno i centotrent’anni dalla sua nascita. Secondo le stime di Sotheby’s, infatti, le offerte supereranno immediatamente e senza difficoltà gli 80 milioni di dollari.
Giusy Del Salvatore