RavennaMosaico: l’unica Biennale dedicata al mosaico contemporaneo

Confermandosi città d’arte, Ravenna ha inaugurato l’8 ottobre la seconda edizione di RavennaMosaico, manifestazione biennale dedicata al mosaico contemporaneo, che chiuderà le porte il 20 novembre.

Enzo Scianna - senza titolo (2009)

Una notte tutta d’oro quella dell’8 ottobre, una formula consolidata e vincente, giunta alla sua ottava edizione, che si snoda attraverso percorsi tematici dedicati a letteratura, poesia, musica, teatro, e soprattutto al mosaico. Durante la giornata, infatti, è stata aperta la seconda edizione di RavennaMosaico, il primo festival dedicato al mosaico contemporaneo, con mostre, installazioni e laboratori, dislocati nei vari spazi del centro storico.
Ispirò Dante, Boccaccio, Byron e Klimt, e con poco più di 159.000 abitanti Ravenna è uno scrigno che custodisce memorie storiche e gioielli d’arte unici al mondo. Tre volte capitale, vanta ben otto monumenti dichiarati patrimonio UNESCO, alcuni dei quali sono arricchiti da un originale complesso musivo paleocristiano risalente ai secc. V e VI. L’arte del mosaico è rimasta viva ed attuale in questa città, che da sempre richiama studiosi ed artisti da tutto il mondo, desiderosi di approfondire le loro conoscenze e le loro tecniche. Il mosaico è parte integrante del vissuto quotidiano dei ravennati, come dimostrano alcune targhe con i nomi delle strade, le insegne di molti negozi, i numerosi laboratori dei maestri mosaicisti, e i vari centri di formazione, pubblici e privati, che si dedicano alla conservazione e diffusione del sapere musivo. Nessuna meraviglia quindi che proprio in questa città sia nata la Biennale del Mosaico, grazie all’iniziativa del Comune e dell’AIMC (Associazione Internazionale dei Mosaicisti Contemporanei) con sede al MAR (Museo d’Arte di Ravenna), ed alla sponsorizzazione di alcuni enti, tra cui la Camera di Commercio e l’Eni.

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Per chi si avvicina al mosaico per la prima volta è doverosa una visita al museo TAMO, dove si può ricevere una prima infarinatura sulle origini dei mosaici pavimentali di età romana, che potrà essere approfondita con una sosta alla Domus dei Tappeti di Pietra, per poi immergersi in epoca bizantina visitando il complesso ecclesiastico di San Vitale, con l’annesso Mausoleo di Galla Placidia, e sant’Apollinare Nuovo. Una visita al MAR guiderà attraverso eccellenti esempi di mosaici moderni, eseguiti da maestri ravennati su cartoni di illustri artisti, tra cui Vedova, Balthus e Capogrossi. Per il mosaico contemporaneo, imperdibili le opere di artisti di tutto il mondo, in mostra nella chiesa di San Domenico, e l’omaggio a Ilana Shafir nei Chiostri della biblioteca Classense. L’importante contributo di artisti stranieri dimostra la forte risonanza internazionale della manifestazione, che si contraddistingue per l’alta qualità delle opere, la cui varietà di linguaggio, espressa con originali accostamenti dei materiali e tessiture fantasiose, procura un tal genuino piacere della sorpresa da farci auspicare un moltiplicarsi delle opere negli anni a venire. Il successo delle prime due edizioni del festival fa comunque ben sperare in una più massiccia risposta nelle prossime edizioni.
Per chi volesse ulteriori informazioni sui luoghi e gli orari invitiamo a visitare il sito www.ravennamosaico.it

Laura Marsano

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