Puntiamo alla Spagna per il nostro incoming turistico
L’Italia al Salon International de Turisme de Cataluña (15-18 aprile 2010) punta le sue capacità di promozione ed accoglienza sull’incoming spagnolo che cerca nel nostro territorio un turismo culturale e religioso di eccellenza.
Lo stand italiano alla Salone del Turismo di BarcellonaSi è appena conclusa l’ultima edizione del SITC di Barcellona, la fiera catalana che da ben 19 anni accoglie operatori turistici di tutto il mondo. Trovarsi a Plaza de Espanya vuol dire immergersi nell’architettura: la statua di Colombo che domina la piazza, l’ex arena della corrida, la facciata della fiera, e come sfondo il Museu Nacional d’Art de Catalunya. L’ingresso trionfale alla Fira de Barcelona non lascia turisti e passanti indifferenti di fronte a tanta bellezza che incoraggia ad una visita, anche non programmata, al Salon International de Turisme de Cataluña.
Quest’anno l’Enit, Ente Nazionale del Turismo Italiano, è stato protagonista al Salone con un’area espositiva di ben 208 mq, accogliendo alcuni stand quali il Lazio, Sardegna e Sicilia insieme a turismo Torino & Around, Maremma Verde, Città di Alghero ed Europing 2000. Il mercato spagnolo, e quello catalano in particolare, ricoprono per l’incoming italiano un’importanza strategica e la fiera di Barcellona si conferma una delle manifestazioni di settore più dinamiche del panorama europeo, con un’ampia offerta di destinazioni turistiche che ha ospitato circa 1300 espositori di 62 differenti paesi. Secondo dati ISTAT, dal punto di vista della propensione ai viaggi internazionali, gli spagnoli conservano le caratteristiche di un mercato emergente che per decenni ha prediletto il turismo domestico, rappresentando attualmente l’11% del totale viaggi, con aspettative in aumento del 5%. Tra le destinazioni preferite, l’ambito europeo ricopre l’81%, ripartito maggiormente tra Francia, Portogallo e Italia (11%).
Il nostro paese attira turisti spagnoli con un trend in costante crescita, soprattutto per un turismo culturale, di cui una larga fetta è assorbita dal turismo religioso, a simboleggiare una forte rispondenza tra la domanda di pellegrini iberici e l’offerta spirituale che il nostro paese offre. La marca Italia è ben posizionata; un ulteriore slancio le è stato impresso in questi ultimi mesi dall’intensa attività di promo – commercializzazione avviata con i programmi del Ministero del Turismo, per rilanciare l’immagine del BelPaese nel mondo.
I visitatori della fiera, privati e business, dimostrano di conoscere il mercato turistico italiano dal punto di vista dell’offerta di attrattività. Il turista spagnolo tipo è un turista individuale o una famiglia che sceglie l’albergo come struttura, e sempre di più strutture complementari, come B&B e campeggi. Il turista è già informato, richiede espressamente ciò che desidera senza lasciarsi ingannare da frivole ostentazioni di promesse da “vacanza da sogno”, in un mercato la cui struttura non è evidentemente in grado di garantirla. Il turista consapevole dichiara che spenderà, nell’arco di un anno, una media di 2-3 giorni nelle principali località; arrivano ad una settimana coloro che, in pensione o per vacanza principale, scelgono l’Italia come destinazione. Si tratta di coloro che “toureggiano” per la penisola, senza stanziarsi nella capitale.
Le mete più gettonate, oltre a Roma, che è solo una fra le tante richieste, troviamo Venezia, Firenze, Napoli, Nord Italia, Sicilia e Sardegna. Fin qui nulla di nuovo. Ma se pensiamo che una destinazione tanto di nicchia come le Cinque Terre sia meglio conosciuta dai catalani, piuttosto che dagli italiani, ci viene da sorridere. C’è da sottolineare inoltre il grande boom che sta riscontrando il Nord Italia con Torino, grazie alla forte eco delle Olimpiadi da poco trascorse. L’audience attiva della fiera non era interessata tanto al prezzo, per lo più controllato e comparato sul web, quanto ad informazioni le più sincere possibili, che solo un rapporto diretto con il banconista può offrire. Che si tratti di un operatore che promuove il Paese o la singola Regione o che si tratti di un diretto gestore di una struttura, il visitatore cerca un’emozione per diventare turista delle nostre terre! Lo stand dell’ATLazio a tal proposito ha ospitato, nel corso dei tre giorni di apertura al pubblico consumer, un gioco a premi durante il quale i concorrenti sono stati coinvolti in un divertente momento di apprendimento del territorio laziale. Le risate tante, l’interessamento forte, i premi 6: uno per ogni provincia, che ha messo a disposizione strutture e servizi a favore di esploratori dell’hinterland romano.
Giulia Ferioli