La fredda lucidità di Breivik
Oggi sono comparse le prime immagini direttamente dal processo, che inizierà domani, che vede, sul banco degli imputati, Anders Behring Breivik, l’artefice della strage di Oslo e Utoya in cui persero la vita 77 persone. Ciò che più impressiona è la fredda lucidità con la quale il tronfio militante di estrema destra si è presentato in aula, dichiarando di disconoscere la corte perché ha ricevuto il proprio mandato da chi sostiene la politica multiculturale.
In tutta questa vicenda, che ha del raccapricciante, ciò che stupisce e disarma e la violenta volontà del carnefice. La scelta, in nome di una lotta al multiculturalismo, che induce un giovane uomo poco più che trentenne a calpestare il diritto alla vita di chi la pensa diversamente, compiendo una strage.
Sono convinto che il principale insegnamento che deve venire a galla da una storia come questa è il sacrosanto diritto alla vita, in ogni caso e ogni luogo. Nessuna eccezione.