Oltre le mura della città

Oltre le mura della città di Valencia ci sono realtà meno conosciute e allo stesso tempo interessanti e affascinanti. Lungo la Huerta del Norte appaiono paesi con storie e tradizioni tutte da scoprire. (Foto 1, 4: wikipedia.org; f0to 2, 3, 5: Flickr cc urbanados, mteregimenez, carlospons)

Huerta del Norte

Valencia è già di per sé una città particolare. L’ho sempre considerata una via di mezzo tra una grande città e un paese di provincia, e in entrambi i casi molto simile al sud Italia, un po’ per via del clima, un po’ per il paesaggio, per l’aria che si respira e per il grande calore della gente.
Camminando per la città attraverso fitte zone urbanizzate con alti palazzi, tantissimi uffici, negozi, ampie strade e un traffico tentacolare. Ma basta proseguire oltre e mi ritrovo a passeggiare per quartieri con i tratti tipici di un paese: piccole strade, molti bar con tavoli all’aperto, gente che lentamente passeggia e chiacchiera con fruttivendoli e salumieri.
La città con gli anni è diventata una famosa meta turistica per via della sua movida e della sua bellezza ma anche grazie alle varie compagnie low cost che permettono di arrivare dall’Italia con prezzi modici.
Valencia ha in sé una lentezza che affascina. Ma non si tratta di una lentezza negativa, anzi: è una calma che tende a stabilire i tempi per le varie attività quotidiane.
Questa pacatezza la si può incontrare in maniera maggiore uscendo dalla città e salendo verso la Huerta del Norte, una comarca (territorio che comprende vari comuni all’interno di una provincia) del territorio di Valencia.

Cartuja de Ara Christi

Questa zona ospita vari paesi, a volte molto piccoli ma spesso anche particolarmente interessanti.
Guidando verso nord mi fermo per una breve sosta a Meliana, tipico paese di provincia, pieno di palme, piccole palazzine e case piastrellate nella maniera tipica di Valencia.
Mi fermo così a bere un caffè in Plaza del Pou in compagnia di alcuni anziani che con trasporto mi elencano i luoghi da visitare e assolutamente “da non perdere”.
Riparto quindi verso El Puig de Santa Maria, o più semplicemente El Puig, un piccolo paese di novemila abitanti pieno di cose da raccontare.
Le sue strade strette, le sue casette bianche che ricordano così tanto le case di villeggiatura e la sua storia suscitano subito grande interesse e curiosità.

Monasterio del Puig

Proprio nel centro si trova il Real Monasterio, un monastero costruito da Re Giacomo nel 1300 ed edificato attorno ad una chiesa già esistente, dopo che ricevette, in quel luogo, l’apparizione della Madonna.
Ci sono poi i resti del castello del re, una costruzione usata dalla popolazione per avvistare i popoli invasori.
Ma ciò che colpisce di più è la vista della Cartuja de Ara Christi (la Certosa). Di fronte ad essa, rimango sbalordito per la sua bellezza, la sua grandezza, per il fatto di essere immersa nel verde fra le palme e, soprattutto, per il suo incantevole colore che sembra cambiare in base alla luce del giorno.
Costruita nel 1500, dopo il suo momento buio del 1800, quando le truppe di Napoleone conquistarono il paese e molti dipinti furono rubati, oggi la Certosa appartiene a un gruppo privato che, dopo averla ristrutturata, l’ha fatta divenire un complesso sportivo e alberghiero molto famoso.

Playa de Puzol

La vista di questo grazioso paese mi fa venire voglia di mare, per cui decido di dirigermi verso la marina, la Playa del Puig, alla quale si arriva con una strada che non lascia adito a dubbi: camino al mar.
La spiaggia è fantastica, molto ampia e semideserta pur essendo una bella giornata di sole. Poche persone stanno passeggiando silenziosamente per le strade mentre cammino per il lungomare respirando la brezza marina.
Invece di proseguire in auto decido di camminare per una strada sterrata che porta a Puzol. Arrivo così nel capoluogo della comarca valenciana: lasciato alle spalle El Puig, mi trovo in un paese altrettanto caratteristico che dà la strana e piacevole sensazione di essere in un luogo dove si vive sempre in vacanza.
Questo piccolo viaggio all’interno della Huerta del Norte mi ha fatto vedere una parte di Spagna che non avevo avuto modo di vedere, con le sue strade immerse nel verde, le sue viuzze piccole e accoglienti, la sua gente cordiale e rilassata: un prolungamento di Valencia che ai miei occhi ora sembra ancora più affascinante.

Francesco Longo

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