Masserie, antiche fortezze agricole

Alla scoperta de “Il Frantoio”

Ricca di storia e di cultura, nonché di millenarie tradizioni, la Puglia racconta ai suoi visitatori storie suggestive e misteriose che trovano conferma tra le viuzze dei piccoli borghi arroccati sulle colline o adagiati sulla terra rossa.

Uno dei fiori all’occhiello della regione sono le masserie che costellano il territorio offrendo un grande spettacolo ai numerosissimi turisti.
La masseria pugliese era un antica struttura, risalente probabilmente al XVI secolo, che vantava sia scopo difensivo (masserie fortificate) che agricolo. Infatti, oltre che dalle possenti mura, era composta da diversi spazi dedicati alla produzione di prodotti agricoli. La masseria è un vero e proprio gioiello pugliese poiché racchiude in sé la storia della regione, la fatica degli uomini ed uno stile architettonico sobrio, accogliente e caratteristico.

Originariamente, la masseria era un piccolo villaggio che fungeva da azienda agricola: c’era un padrone a capo della gestione con a disposizione numerosi braccianti che vivevano all’interno della struttura. Ciò è confermato anche dalla presenza, in quasi tutti gli edifici di questo tipo, di una piccola cappella in cui venivano celebrate le messe dando la possibilità agli agricoltori di assistervi senza doversi necessariamente recare nel paese più vicino.

Tra le tante masserie della Puglia ed in particolar modo del Salento, abbiamo posto la nostra attenzione sulla masseria “Il Frantoio” che sorge a pochi chilometri da Ostuni in mezzo alla campagna. Una stradina in terra battuta introduce alla caratteristica costruzione che, con il suo bianco luminoso, spezza i toni caldi del panorama circostante. L’edificio deve la sua importanza al frantoio ipogeo che sorge sotto la struttura. Il caratteristico sito, a cui si accede da una scala in pietra, custodisce gli attrezzi utilizzati a inizio secolo per l’attività agricola, come le macine, le presse e le cisterne, segni inconfondibili della storia della civiltà contadina. In particolare, sopra le macine si trovano dei fori dai quali venivano fatte scivolare le olive che dovevano essere macinate.
Nell’ampio spazio si trovano anche i prodotti dell’azienda che, grazie alla frescura mantenuta dalla pietra, possono essere ben conservati. La masseria, come spesso accade in casi simili, offre la possibilità di soggiornare al suo interno; otto comode stanze, intitolate con termini del mondo floreale, sono arredate con mobili d’epoca, per rendere l’ambiente caloroso e suggestivo, e rifiniti con un tetto a volta a stella e pareti intonacate a calce. Le stanze hanno l’importante peculiarità di essere fresche d’estate e calde d’inverno. Tra queste, una possiede un camino e un’altra un’antica ma funzionante stufa. È importante sottolineare che l’intero complesso è stato restaurato, ma con un intervento molto blando che ne ha mantenuto perfettamente intatto l’aspetto originario.

Molto interessante è la produzione agricola realizzata nei giardini ricchi d’ulivi. I prodotti della terra, così, vengono impiegati dalle cuoche della masseria per la realizzazione di piatti prelibati che si sposano pienamente con le tradizioni gastronomiche pugliesi. L’azienda offre ai suoi clienti, oltre al pranzo e alla cena, anche la colazione con un ricco tavolo imbandito con biscotti, marmellate, ciambelle e altri dolci.
L’azienda può vantare anche la produzione di ben cinque oli extravergine ognuno con caratteristiche organolettiche differenti e quindi con fragranze uniche ed inconfondibili. Nelle cucine vengono anche preparate marmellate di arance, limoni, mandarini e cedri, belle da vedere e buone da gustare. Particolarità dell’azienda agricola è la preparazione del rosolio, antico liquore utilizzato dalle nostre nonne. Quest’ultimo si presenta in tre varietà differenti: alle foglie d’olivo, al mirto e ai quattro agrumi.

Nei dintorni della masseria sono numerose le escursioni che si possono effettuare; a qualche chilometro sorge Ostuni, rinomato centro turistico definito la “Città bianca” per la tipica colorazione delle sue case; è arroccato su una collina ed offre al visitatore suggestivi vicoli e chiese ricche di storia e di opere d’arte.
Non lontano si trova la grotta rupestre di S. Biagio che conserva al suo interno numerosi affreschi votivi che raffigurano santi della tradizione orientale come S. Biagio e di quella latina come S. Giovanni.
Inoltre si può effettuare una visita a Cisternino, caratteristico centro dal quale si può godere di un panorama mozzafiato sulla suggestiva Val d’Itria e sui suoi trulli.

Marco Papasidero

Marco Papasidero

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