La rinascita di Piedigrotta
Luci, musica e spettacolo
Si è giunti al secondo anno della rinascita della storica festa di Piedigrotta. Dal 4 al 14 settembre è stata celebrata con allegri concerti, notevoli mostre, sorprendenti carri allegorici e sensazionali spettacoli pirotecnici che hanno sorpreso il popolo napoletano.
L’inaugurazione si è tenuta al Teatro Trianon Viviani, nel cuore di Forcella, con la mostra “Partono e bastimente” e con le luminarie poste nel Santuario di Santa Maria di Piedigrotta.
Tra gli eventi attesi, la folkloristica sfilata dei carri allegorici. Partiti da Palazzo Reale in Piazza Pebliscito, hanno attraversato gran parte della città, allietando, con musica e allegria, i cittadini, che, come di consueto, li hanno seguiti nel tour cittadino. Gli otto carri, a tema vario, sono stati realizzati dai cartapestai di Nola; eccone l’elenco:
1) In paradiso è Piedigrotta – Totò ed Eduardo stanno festeggiando.
2) Marechiaro – Una veduta di Napoli.
3) Pulcinella Innamorato – Una serenata con il mandolino.
4) Tammurriata – Un omaggio alla musica.
5) Viva Napoli –La pizza ed altri simboli caratteristici della città.
6) L’acqua è poca…. –Barche nel golfo.
7) Parthenope – La sirena e la sua storia.
8 ) Ferdinando – Dedicato al Re Borbone.
Secondo grande appuntamento sono state le incantevoli coreografie dei fuochi pirotecnici, che hanno catturato l’attenzione di tutti gli spettatori accorsi nei pressi del Castel dell’Ovo per ammirare questo gioco di luci riflesso nelle acque, che lambiscono lo storico castello. Iniziati a mezzanotte dei giorno 6, si sono protratti fino al classico finale, composto da un grand bouquet e un sipario di pioggia bianca. In contemporanea, si sono progressivamente accese le luci collocate sul colonnato a forma di mezza luna della chiesa di San Pietro e Paolo in Piazza Plebiscito. Il risultato è stato una grande ola eccitata. Come vuole la tradizione più recente, la festa è proseguita con le audizioni dei giovani cantanti napoletani. A contendersi il titolo di canzone vincitrice, c’erano 22 pezzi inediti:
Io e te di Mario da Vinci
N’ato cielo di Raffaelo
Primma ‘e ce lassà di Rosario Miraggio
Uè di Stefania Donadio
‘Na vita ‘e musica di Franco Ricciardi
E jamme di Raffaella De Simone
Na canzone pe cagnà di Roberto Marchese
I ‘nce credo di Enzo Esposito
Nisciuno di Daniela Fiorentino
Ammore Ammore di Stefania Lai
Libertà di Annamaria Bozza (Neida)
A Roberto di A.Rocco – M.Corrado (canzone vincitrice – dedicata a Roberto Saviano, autore di “Gomorra”)
Sulagna è ‘a libertà di Marco Arancini
Napule se sceta di Gianni Migliaccio
Je mo’ di Principe e Socio
Freva d’ammore di Giovanna De Sio
L’uocchie ‘e che s’arrenne di Nusicalum
Stamme cchiù vicina di Pietrarsa
Annura di Lorena Tamaggio
Napule se sceta ogni matina di Francesco Di bella
‘O munn’ d’e creature di Metrosound
Napule di Antonio Buonuomo
I cantanti sono stati ascoltati dal Direttore artistico Nino D’Angelo, che ha affermato:« Ho ascoltato brani che davvero non mi aspettavo. Non le solite cose: “te voglio bene, si a vita mia”. No, tutt’altro; testi che parlano di razzismo, di stanchezza. La stanchezza di aspettare che passi la nottata». “Addà passà a nuttata” lo diceva Eduardo de Filippo in Napoli Milionaria, frase emblema della speranza e della fiducia in una svolta; è su questo concetto che il Direttore D’Angelo ha voluto incentrare il concerto che ha chiuso i festeggiamenti, il 14 settembre in Piazza Plebiscito. “A Maronn c’accumpagna” è invece il titolo del concerto presentato da Pippo Baudo; «perché da quella sera vorrei che per Napoli cominciasse una nuova vita» ha detto D’Angelo che, in quell’occasione, è stato affiancato dalla splendida Sofia Loren e da Silvio Orlando.
Adalgisa Cornelio