Green Hill: i beagle come persone

In questi giorni abbiamo assistito alle toccanti scene della liberazione dal centro vivisezione di Green Hill di alcuni beagle, razza canina particolarmente tranquilla, proprio per questo utilizzata negli esperimenti. Le scene delle lacrime degli attivisti – che sono entrati senza autorizzazione nel centro – hanno ormai fatto il giro del mondo.
Però, dall’altro lato, il centro denuncia 250.000 euro di danni.
Il mio appoggio non può che andare alla salvezza di questi cuccioli e alla nuova vita di affetto che ora potranno avere. Però è necessario anche sottolineare che il metodo è stato di “aggressione”, scavalcando le recinzioni e violando il suolo privato del centro, rischiando, così, di passare, da chi ha ragione e difende gli animali, dalla parte di chi ha, invece, torto.
Le immagini di Green Hill e dei beagle liberati, l’amore con il quale questi attivisti si sono profusi per salvargli la vita, la commozione e la gioia esplose al momento del salvataggio mi hanno fatto capire che ci hanno messo davvero l’anima, il cuore, e questa è una cosa straordinaria. Hanno amato. Spero davvero che questo stesso sentimento possa entrare sistematicamente in gioco ogni qual volta a soffrire o a essere in difficoltà sia un essere umano, di qualsiasi razza, religione e cultura.

Marco Papasidero

Marco Papasidero

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