Steve Jobs: ve lo dico io chi era veramente!

Un’altra biografia di Steve Jobs, ma non bastavano quelle già pubblicate? La casa editrice Simon & Schuster ci rassicura. Steve Jobs di Walter Isaacson ha tutte le carte in regola: è autorizzata! Qual è il significato di biografia autorizzata e che valore hanno tutte quelle che non lo sono?

Dopo due anni di colloqui privati con il ”guru della mela”, interviste a familiari, colleghi, amici e rivali, Walter Isaacson (58 anni, presidente dell’Aspen Institute, ex dirigente del Time e della CNN, nonché autore di biografie su Einstein, Franklin e Kissinger) ci racconta tutti i segreti del “realizzatore di sogni”. È una questione di sensibilità, ha scritto, e noi sappiamo quanto il titolo della Apple sia sensibile a tutte le voci che circolano sul suo fondatore.
Una biografia rispetta la persona di cui parla, è lo specchio fedele del suo pensiero e il ritratto corretto della sua vita. Non è strumentale a nessun secondo fine, rende il giusto omaggio a persone di valore e ne celebra le gesta. Fa un servizio all’umanità. Fa conoscere grandi vite o porta alla luce vite particolari e ne scongiura l’oblio. Un incontro con personaggi che hanno fatto, nel bene o nel male, la storia e costruito la nostra civiltà, ma anche con artisti che ci hanno fatto sognare e reso la vita migliore o con persone comuni che hanno dimostrato nei fatti il valore della vita. Non nasconde neppure vizi e cadute, per questo evita la mitizzazione. Unici vincoli: rigore storico e verità, che non sempre motivano una biografia autorizzata.

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D’altro lato le biografie non autorizzate nascondono spesso falsità, inesattezze, letture distorte della realtà. Sono condite con particolari raccapriccianti, scabrosi e piccanti con lo scopo di fare gossip, scoop e facili guadagni o peggio ancora con l’intenzione di nuocere alla rispettabilità di personaggi pubblici o politici, spesso vittime inconsapevoli.
I giornalisti ficcanaso appartengono a una categoria protetta dagli editori, costituita da veri e propri specialisti delle biografie scandalo. I loro libri, best-seller internazionali, hanno a volte scatenato reazioni esasperate dei diretti interessati. Biografi di mestiere come Andrew Morton o Kitty Kelley sono stati più volte denunciati o addirittura minacciati di morte a causa delle loro sconvolgenti rivelazioni. Angelina Jolie, Carla Bruni, Tom Cruise, Frank Sinatra, la famiglia Bush, Oprah Winfrey sono solo alcune delle vittime più illustri di questi reporter dello scandalo. Ma chi decide di farsi i fatti altrui, in nome del diritto all’informazione, sa anche tutelarsi di conseguenza e sa munirsi di prove e documenti incontrovertibili.
Comunque sbaglieremmo a pensare che questo costume sia frutto del nostro tempo, una tendenza in linea con i reality, o con l’assioma che il privato fa spettacolo, tanto caro ai nostri media. Il genere letterario della biografia ha avuto origine nella Grecia ellenistica e la letteratura classica è ricca di testi che raccontano la vita altrui, a metà tra lo storico e il mito. Grazie alle opere di Satiro, Senofonte, Plutarco, Tacito conosciamo la vita e i pensieri di molti personaggi greci e romani. Ad esempio, cosa sapremmo noi di Socrate se Platone non avesse in un certo qual modo pubblicato “biografie” non autorizzate del grande filosofo ateniese?

Erino Poli

Foto: Erino Poli

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