L’editoria muore: come farla rivivere?
Editoria italiana in profonda crisi. Tuttavia, la magia del libro continua a sopravvivere attraverso fiere, eventi culturali, manifestazioni editoriali e idee originali e bizzarre. Tra queste, Ottimomassimo, libreria itinerante per ragazzi che, su un furgone bianco, attraversa le strade di Roma.
Nell’epoca della globalizzazione, con la rivoluzione del sistema editoriale portata dall’avvento delle nuove tecnologie, il libro, amico fedele dell’uomo, da sempre, perde la sua tradizionale funzione sociale: quella di veicolare contenuti nuovi, nutrire lo spirito del lettore e formare coscienze diverse. Alla base della crisi dell’editoria in Italia, si registra, oggi, una forte omologazione dei messaggi veicolati dai testi in uscita e il loro scarso contenuto culturale che, insieme alla perdita del contatto privilegiato con un libro materialmente da toccare, sfogliare, annusare, vivere, impigriscono le coscienze e limitano il proliferare della necessità di sapere e di acculturarsi. Muore, così, il libro tradizionale e, con esso, anche un’editoria di qualità che viene relegata a ruoli marginali, occupando un minimo spazio nelle megalibrerie e ottenendo una visibilità limitata nelle piccole realtà. Da qui, l’editore non è più l’intermediario privilegiato tra autore e pubblico, il libraio perde il vecchio ruolo di consigliere preferenziale dei lettori, e, a quest’ultimi, viene offerta la quantità al posto della qualità. Ma, come scriveva Italo Calvino ne Il Barone rampante: «Bisogna andar fuori a visitare la gente, portar loro i libri e parlare agli insegnanti. Raccontare fiabe ai bambini e poi a poco a poco si arriva a far circolare buoni libri nelle vene della nazione». Si parte da Roma con il motto di Ottimomassimo, libreria itinerante per bambini e ragazzi, per viaggiare in tutta Italia e rendersi conto di come l’editoria e il libro continuino a vivere attraverso manifestazioni, fiere del libro e idee editoriali significative.
È la capitale ad ospitare una delle idee editoriali più bizzarre: Ottimomassimo, il nome del bassotto nel romanzo di Calvino, diventa un bellissimo libro bus, con più di quattro mila libri selezionati tra le case editrici più attente del panorama librario italiano, con tre librai che, tra incontri, laboratori, letture animate, coinvolgono insegnanti, genitori, educatori e tutte quelle persone che conducono i ragazzi verso la cultura del libro. Significativi sono poi i Caffè letterari, spazi polifunzionali, sorti in tutta Italia, in cui le attività commerciali e culturali convivono, influenzandosi reciprocamente, e le fiere del libro, da Bologna a Torino, da Pavia a Napoli, da Lecce a Roma, al cui interno vengono organizzati convegni, mostre, eventi culturali e manifestazioni editoriali e, attraverso un’offerta sempre diversa, spesso di nicchia, attirano il lettore cercando di far crescere in lui l’amore per il libro. Altre le manifestazioni editoriali, come Nati per leggere, Carovana del libro, Libriamoci e Forum del libro che, con idee nuove, originali, sempre diverse ma semplici, aiutano il lettore comune e gli “addetti ai lavori” a superare l’indifferenza e l’omologazione dei nostri tempi. Diffondere la cultura del libro per stimolare le menti e non essere sommersi dal materialismo sterile della società nella quale viviamo: è questo il difficile compito delle nuove generazioni e di quelle che verranno.
Valentina Lauria
Foto: http://commons.wikimedia.org/wiki/File:Libri_books2.jpg