Trovare le parole giuste

Probabilmente non prestiamo troppa attenzione alle parole e alle frasi che diciamo abitualmente, mentre dovremmo selezionarle bene poiché hanno un notevole impatto sui nostri pensieri e quindi sui nostri stati d’animo.

Usare sempre parole negative, piuttosto che un linguaggio offensivo o volgare, magari blasfemo, criticare o biasimare continuamente sono tutte forme di comunicazione che, divenute abitudine (per nulla positive), sono poi difficili da eliminare.

Ecco allora che vorrei darvi qualche suggerimento per migliorare il vocabolario personale se vi siete resi conto di aver preso abitudini non gradite.

Il primo passo è capire quali espressioni ormai sfuggono al vostro controllo e sono divenute automatiche, praticamente involontarie e istintive. Come sempre è la consapevolezza a darci una grande mano.

Poi fate un elenco di parole o espressioni positive che invece vorreste usare più spesso, frasi ottimiste o espressioni cortesi, che potrebbero tornarvi utili nel parlare con gli altri.

Trovate un segnale di controllo, qualcosa che vi ricordi di non cadere nell’abitudine del cattivo linguaggio (come un braccialetto, un oggetto in tasca, oppure una persona che vi faccia un cenno), per ricordarvi di sostituire le espressioni negative con quelle positive che vi siete scelti.

Un buon deterrente potrebbe essere quello di pagare una penitenza (soldi!) ogni volta che cadete nella vecchia abitudine… dopo qualche risparmio perso la cosa potrebbe assumere un maggior valore e divenire più facile.

Una capacità da acquisire è quella di riflettere di più prima di parlare; potreste ad esempio prendere l’abitudine di contare sino a 10 prima di rispondere o dire qualcosa, oppure fare il gioco del silenzio e dedicare alcuni momenti della giornata a stare zitti ed ascoltare. Abituarsi a tacere, anche quando avreste voglia di parlare, aiuta a migliorare l’auto-controllo.

Ricapitolando:

1. Elencate le espressioni che volete eliminare
2. Elencate le espressioni che vorreste abituarvi ad usare
3. Stabilite qualcosa che vi ricordi di sostituire le prima con le seconde
4. Trovate una “punizione” per quando ricadete nella vecchia abitudine
5. Imparate a parlare dopo aver pensato bene cosa dire

Giacomo

Scrivere in poche parole (ma spesso anche in molte ;)) chi siamo è sempre difficile. Io credo che sia praticamente impossibile.nnSono convinto che ognuno di noi sia in costante cambiamento, sempre in evoluzione. Noi "non siamo" in un modo o in un altro, ma "diventiamo" noi stessi giorno dopo giorno, senza mai fermarci per poter meritare un'etichetta.nnPosso dirti che mi chiamo Giacomo, che ho 30 anni, che vivo ad Anoia. Poiché concordo con Cechov, che sosteneva che l'uomo è quello in cui crede, allora il modo migliore per aiutarti a capire bene chi sono è dirti che credo in Gesù, ho fede in Dio, quindi credo nell'Amore.nnPer questo motivo mi impegno ogni giorno per offrire, gratuitamente, una mano a chiunque ne abbia bisogno. Come responsabile della sezione di crescita personale, voglio dare strumenti concreti a tutti per cambiare la propria vita in modo reale e iniziare a vivere un'esistenza felice.

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