The Incipit. Giovani scrittori in cerca di pubblico
In un’Italia povera di lettori, con un’industria editoriale sempre più piratesca, c’è ancora un posto, una landa immacolata in cui scrivere, disegnare e cambiare qualcosa. (Foto: www.theincipit.com/)
Il bello di essere scrittori è l’onnipotenza che sentiamo tra le dita quando decidiamo che cosa far succedere ai nostri personaggi. Il bello di leggere una storia è il non preoccuparsi di niente se non di essere abbastanza comodi e lasciarsi condurre emotivamente dentro un’avventura che altrimenti non avremmo mai vissuto. O almeno era quello, il bello.
Lo era finché il progetto The Incipit non ha visto la luce e semplici fruitori di storie non si sono visti consegnare il potere di cambiare una storia. Era dai tempi di Misery non deve morire che non accadeva.
The Incipit è un progetto di “narrazione interattiva” in cui giovani scrittori e affamati lettori possono sommare le loro forze. The Incipit è infatti la prima Community Web italiana, a metà tra narrativa e social network.
In un mondo in cui il 90% degli editori chiede compartecipazioni finanziarie per la pubblicazione di un’opera e in cui l’80% degli italiani acquista appena un libro all’anno, può forse sembrare un progetto assurdo, destinato a fallire ma forse è ai pazzi che ci si affida quando non si hanno più speranze.
E matta da legare sembra proprio la ciurma di The Incipit: c’è posto per tutti e nessuno verrà lasciato indietro. Servono grafici, disegnatori, scrittori, “retwittatori” impazziti e “condivisori” da social network che non conoscano sonno o stanchezza.
Tutto è dedicato al pieno supporto dell’ars creativa: non ci sono distrazioni, non c’è pubblicità, nessuno spazio concesso ad altro che non sia la storia del momento. Più che un sito sembra un comodo salotto di lettura. Il vostro, ovunque siate, qualsiasi cosa voi stiate facendo: ogni episodio non dura che un migliaio di parole, una pausa caffè, un classico quarto d’ora accademico.
Ogni episodio, oltre ad essere sostenuto graficamente dal lavoro dei disegnatori termina con una domanda: “come volete che questa storia vada avanti?” e tre possibili vie proposte dall’autore.
Non paghi di questo, gli amministratori hanno deciso di voler dare ancora più potere ai mouse dei lettori che sono da sempre la vera colonna portante di ogni opera letteraria: uno spazio ad hoc in cui suggerire le parole che l’autore dovrà usare nell’episodio successivo.
Per giocare nel mondo di The Incipt basta entrare, registrarsi (se avete Facebook – ormai chi non ce l’ha – oppure un account Twitter, il gioco sarà ancora più facile), leggere l’episodio e decidere il destino dei protagonisti.
Alessio Chiadini Beuri