Seguire le regole
Uno dei principi dell’Amore è essere onesti, il che vuol dire non solo dire la verità, non ingannare gli altri, o peggio se stessi, essere corretti, ma anche, ovviamente, seguire le regole. Nel relativismo sociale e culturale che viviamo oggi, dove tutto sembra lecito e corretto, spesso sento dire che alcune regole sono sbagliate e quindi è giusto infrangerle. Il ragionamento non farebbe una piega se ci si assumesse la responsabilità delle conseguenze di questa decisione, ma in pratica preferiamo infrangere le regole e non subire le conseguenze di questa nostra scelta.
Seguire le regole è giusto, ma dobbiamo anche imparare a farlo in modo consapevole: ogni regola nasce per tutelare un diritto, per proteggere qualcuno, per dare garanzie a chi non è in rado di tutelarsi da solo. Seguire le regole consapevolmente significa quindi capire perché esiste una certa regola e capire perché è stata pensata proprio in quel modo. Spesso finiamo per dare più importanza ad un pezzo di carta che non alle persone, dimenticando qualcosa di importantissimo: le regole sono fatte per le persone e non il contrario.
Fare una multa per un minuto di ritardo sull’orario del parcheggio è corretto secondo la legge, ma è un’applicazione consapevole? Il problema è che spesso seguiamo le regole in modo acritico, come automi. In un noto esperimento americano, alcuni psicologi scoprirono come siamo portati a seguire ordini impartiti dall’alto anche se non li condividiamo. I ricercatori “costrinsero” i partecipanti all’esperimento a somministrare scariche elettriche di intensità crescente, ma in realtà finte, a soggetti che sbagliavano le risposte ad una serie di domande. Nonostante le grida di dolore (si trattava però di attori che fingevano) le persone non smettevano quando chi aveva il potere di dare loro un ordine li invitava a continuare.
Seguire le regole è quello che fecero i militari nazisti nel delirio tedesco dei campi di concentramento, i militari stalinisti nei campi di lavoro siberiani. Noi siamo diversi, è ovvio, ma agiamo spesso nella stessa maniera: seguiamo regole che non comprendiamo senza riflettere se siano giuste o meno. Seguire le regole è giusto se queste sono la servizio delle persone, se sono dettate dall’Amore. Se per fare uscire l’ambulanza dall’ospedale devo avere un permesso ma non c’è chi può darmelo, io aspetto o soccorro chi sta male? La regola dice che devo attendere, ma la vita dice qualcosa di molto diverso.
Io ti consiglio di seguire le regole, ma ti suggerisco anche di prendere sempre consapevolezza del motivo per cui ci sono e di comprendere se, a volte, vengono messe prima delle persone per cui sono state pensate. Se questo accade, ricorda che amare deve essere la prima regola, la più importante, quella che prevale su tutte. Scegliere di amare, se equivale ad infrangere delle regole, vuol dire assumersi anche la responsabilità di questa infrazione. Ma non scegliere di amare significa infrangere la regola più importante della nostra vita.