Sciopero taxi

La crisi colpisce tutti e la manovra del governo che in gennaio ci ha portato nuove tasse per il contenimento dei conti pubblici, ma anche nuovi vantaggi di cui si dice poco o nulla, adesso comincia a mostrare la serie di azioni sul fronte del rilancio economico, le cosiddette “liberalizzazioni”, parola che lo stesso Monti non gradisce troppo. Leggendo www.ansa.it , però, scopro che a Roma, dove in corso c’è uno sciopero taxi che sta creando molti disagi (ma se non lo facesse che senso avrebbe?), scopro che alcuni tassisti hanno fischiato, inveito e offeso i colleghi in servizio.

Se è giusto poter manifestare quel che crediamo corretto, altrettanto fondamentale è rispettare le idee differenti dalle nostre. Non voglio entrare nel merito delle proposte di riforma e delle motivazioni su cui nasce lo sciopero, ma solo osservare come sia la paura il principale motore di queste azioni. Paura di perdere il posto, di non riuscire a ripagare i costi della licenza acquistata, di non poter reggere nel marcato, di non riuscire a sopravvivere in questo periodo di crisi. Ma dalla paura non nasce mai niente di buono.

Lo sciopero taxi è però anche un evento che racconta l’incapacità di amare da parte nostra. Incapacità a comprendersi, incapacità ad ascoltare, accettare scelte e convinzioni differenti, a rispettare punti di vista anche opposti. Quando ognuno vuole avere ragione, quando l’unico interesse al centro del problema è il nostro personale, e siamo sordi e indifferenti a quelli altrui, ecco che l’amore manca e la conseguenza è sempre l’incomprensione, lo scontro, anche solo verbale, l’aggressione, anche solo teorica.

Ma l’amore è la soluzione giusta, anzi l’unica soluzione, anche in situazioni complesse e difficili come questa. Amare vuole dire che governo e tassisti cerchino una soluzione comune che non tuteli solo l’interesse della categoria, ma anche di coloro che vorrebbero svolgere quel lavoro, dei clienti, dei cittadini. Nessuno dovrebbe venire danneggiato, se questo non significa eliminare ingiustizie e privilegi per pochi, ma tutti dovrebbero poter trovare la possibilità di vivere in modo più positivo questa fase particolare della vita economica e sociale della nostra cultura occidentale.

Non solo, credo che questo, come altri episodi, sia lo spunto giusto per osservare come tutto venga costantemente fatto ruotare attorno al denaro, come tutto si regga sull’interesse economico che trova terreno fertile nella paura che qualcuno abbia più di me, che mi tolgano quel che è mio. Sembra che viviamo per lavorare, produrre denaro, pagare le bollette, arrivare in pensione e “sistemare” i nostri figli. Senza voler togliere valore alle necessità quotidiane che soddisfacciamo col denaro, mi pare che si sia persa, e da parecchio, la misura.

Se qualcuno vedesse da fuori il nostro sistema penserebbe che sia un modo di vivere assurdo, dove corriamo come topi nella ruota, sempre preoccupati di quel che dobbiamo fare, quasi esclusivamente focalizzati sul denaro, senza renderci conto che la felicità non la danno i soldi, e nemmeno la serenità deriva da essi. Teoricamente siamo tutti d’accordo, in pratica siamo pronti a scannarci per un pezzo di carta con qualche disegno impresso sopra.

 

Giacomo

Scrivere in poche parole (ma spesso anche in molte ;)) chi siamo è sempre difficile. Io credo che sia praticamente impossibile.nnSono convinto che ognuno di noi sia in costante cambiamento, sempre in evoluzione. Noi "non siamo" in un modo o in un altro, ma "diventiamo" noi stessi giorno dopo giorno, senza mai fermarci per poter meritare un'etichetta.nnPosso dirti che mi chiamo Giacomo, che ho 30 anni, che vivo ad Anoia. Poiché concordo con Cechov, che sosteneva che l'uomo è quello in cui crede, allora il modo migliore per aiutarti a capire bene chi sono è dirti che credo in Gesù, ho fede in Dio, quindi credo nell'Amore.nnPer questo motivo mi impegno ogni giorno per offrire, gratuitamente, una mano a chiunque ne abbia bisogno. Come responsabile della sezione di crescita personale, voglio dare strumenti concreti a tutti per cambiare la propria vita in modo reale e iniziare a vivere un'esistenza felice.

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