Mollo tutto!
Forse a tutti sarà capitato di pensare qualcosa del genere, di aver voglia di lasciarsi tutto alle spalle e “ricominciare da capo”, in una nuova città, magari, o anche in un nuovo Stato, con persone differenti e situazioni nuove. Siamo spesso convinti cioè che i problemi che incontriamo siano causati dalle situazioni che viviamo, o dalle persone che frequentiamo. Ci convinciamo così che il cambiamento di cui abbiamo bisogno, meglio se radicale, è quello di lasciare tutto e cambiare vita.
Ricordo una canzone di Max Pezzali, al tempo ancora negli 883, che parlava proprio di questo desiderio di fuga, di rinascita e cambiamento. Tra i versi, Max, però, si rendeva conto di una cosa fondamentale, che a volte sfugge: che ovunque andiamo, indipendentemente dalle circostanze, dagli eventi e dalle persone che potremo incontrare, saremo sempre con noi stessi, e, soprattutto, siamo tutto ciò che abbiamo.
Possiamo lasciare la nostra città, la solita noiosa routine, i locali ormai tutti uguali, le amicizie ormai scontate, le giornate simili, la ristrettezza culturale, le convinzioni che non condividiamo, le opportunità che continuano a mancare, e andare altrove, ma rimane un filo conduttore tra la vita che vogliamo lasciare e quella che inseguiamo: noi stessi.
Magari abbiamo colleghi noiosi e insopportabili, un capo autoritario a cui non stiamo simpatici, ritmi di lavoro pesanti, abitudini e routine che ci logorano, ma cosa abbiamo fatto per cambiare questa situazione? Forse i nostri amici non sono interessanti come vorremmo, i divertimenti della nostra città sono banali e scontati, la nostra relazione sentimentale è ormai ovvia e noiosa, ma cosa abbiamo fatto per cambiare questa situazione?
Magari la nostra vita ci sembra senza senso, ci pare di proseguire senza una meta, sentiamo che non abbiamo più gli stimoli giusti, che stiamo sprecando il nostro tempo, ma cosa abbiamo fatto per cambiare questa situazione?
Possiamo cambiare, è vero, lasciarci tutto e tutti alle spalle, voltare pagina e ricominciare da zero, sconvolgere completamente la nostra vita, ripartire con tante novità, ma non dobbiamo dimenticare che questa è una fuga: scappare dalle difficoltà, dalle frustrazioni e dalla noia, gettare la spugna, mollare tutto, appunto, sperando che le cose migliorino, convinti che in un altro posto tutto sarà diverso. Forse, ma probabilmente solo all’inizio, perché anche quel diverso, dopo un po’, non sarà più tale.
Il vero cambiamento, la vera trasformazione che possiamo e dobbiamo realizzare se vogliamo trasformare positivamente la nostra vita è quella interiore: siamo noi a dover mutare, è in noi che dobbiamo rinnovare, siamo noi che cambiamo, non le cose.
Giacomo Papasidero
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