Leadership politica

Essere leader non vuol dire ricoprire un ruolo che ci da il diritto, formale, di prendere decisioni e dare ordini, ma saper guidare gli altri, essere esempio concreto di quel che riteniamo giusto, venire seguiti non per dovere (o convenienza), ma per una scelta libera, per fiducia autentica, perché gli altri credono in noi. Se penso all’attuale leadership politica, italiana e non, mi rendo conto che non ci sono molti veri leader, ma capi, presidenti, amministratori che ricevono un mandato e che non vengono seguiti per quel che sono, ma per il potere che hanno ricevuto.

Una leadership politica di veri leader dovrebbe essere fatta da persone che sono esse stesse esempio del cambiamento che vogliono portare. Senza voler mancare di rispetto nei confronti di nessuno, mi chiedo come possano  persone che spendono 50.000 euro per una settimana di vacanza comprendere le difficoltà di una famiglia che fatica a pagare puntualmente le bollette. Come può un politico che guadagna più di 3.000 euro di pensione per aver lavorato una manciata di anni comprendere la disperazione di un anziano che ruba una fetta di carne nel supermercato per non morire di fame.

Una leadership politica che promette giustizia, e poi non ammette di ridurre i propri stipendi per venire incontro alle esigenze delle persone che non hanno lavoro, come potrà mai cambiare davvero qualcosa? Che senso ha professare i propri valori Cristiani come leader politici, se poi si ammassano ricchezza, si lascia morire di fame il proprio popolo, si alzano le tasse su tutti e si esonerano i banchieri?

La leadership politica che potrà davvero cambiare questo mondo dovrebbe anteporre l’interesse delle persone al proprio. Dovrebbe cominciare dall’uniformare i compensi personali a quelli delle classi più deboli, abbattendo le disparità difese in nome di un finto liberalismo (che è solo uno scudo alla cupidigia e all’egoismo indifferente che oggi impera nella nostra società), dovrebbe mostrare con l’esempio personale il modo migliore di vivere, agire per prima chiedendo ai suoi membri più di quanto non chiede ai suoi cittadini.

La vera leadership politica dovrebbe sapere di avere un potere momentaneo datogli solo per amministrare qualcosa che è di tutti, ricordarsi di non avere diritti maggiori, di non meritare privilegi che non siano per tutti, di non essere più degna di altri, di non valere più di persone umili che svolgono lavori “normali”. Il leader che potrà cambiare davvero le cose deve ricordarsi di essere sempre più umile di tutti, di non farsi servire dagli altri ma di essere pronto a servire, sempre, dando il massimo per il bene degli altri. Una leadership che non sia una macchina che produce denaro, che non crei per sé alcuna ricchezza. La leadership politica dovrebbe essere data a chi vuole cambiare le cose e non il proprio tenore di vita.

Giacomo

Scrivere in poche parole (ma spesso anche in molte ;)) chi siamo è sempre difficile. Io credo che sia praticamente impossibile.nnSono convinto che ognuno di noi sia in costante cambiamento, sempre in evoluzione. Noi "non siamo" in un modo o in un altro, ma "diventiamo" noi stessi giorno dopo giorno, senza mai fermarci per poter meritare un'etichetta.nnPosso dirti che mi chiamo Giacomo, che ho 30 anni, che vivo ad Anoia. Poiché concordo con Cechov, che sosteneva che l'uomo è quello in cui crede, allora il modo migliore per aiutarti a capire bene chi sono è dirti che credo in Gesù, ho fede in Dio, quindi credo nell'Amore.nnPer questo motivo mi impegno ogni giorno per offrire, gratuitamente, una mano a chiunque ne abbia bisogno. Come responsabile della sezione di crescita personale, voglio dare strumenti concreti a tutti per cambiare la propria vita in modo reale e iniziare a vivere un'esistenza felice.

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