Le strade di Londra: la città osservata dai punti meno tradizionali.

La città di Londra è ricchissima di celeberrime attrazioni, ma è essa stessa, le sue strade e la sua gente, a costituire il vero motivo per cui vale davvero la pena visitarla. (Foto: © Davide Lepore)

Violinisti nel mercatino di Covent Garden

Non è per niente semplice descrivere una città come Londra. Sarebbe come descrivere nel dettaglio una persona reale…una persona piuttosto bizzarra! Qualsiasi guida turistica, anche se ben scritta, può aiutarvi solo limitatamente. Le attrazioni turistiche sono senza dubbio eccezionali, d’altra parte stupire è proprio ciò che ci si aspetta esse facciano. Nulla è però paragonabile alla città in sé, spogliata dei luoghi strafamosi da depliant pubblicitario.
La vera attrazione è l’interazione che si vive solo di persona; sono le strade, l’aria, i suoni e gli odori che rendono Londra tanto speciale. Come in una sorta di enorme teatro all’aperto potreste essere intrattenuti da attori professionisti tanto quanto dalle persone comuni, ignari attori improvvisati che vi delizieranno con la loro eccentricità.

Studenti di arte nel British Museum

Antica e moderna insieme, potreste percorrere Oxford Street, la strada dello shopping estremo, e sentirvi proiettati ben oltre il 2010, ma vi basterebbe alzare lo sguardo verso i tetti degli edifici perché i comignoli dell’‘800, magnificamente conservati, vi trasferiscano all’istante tra le pagine di un vecchio romanzo di Dickens.
Attraversare il Tower Bridge è certamente un’emozione straordinaria, soprattutto se si ha l’occasione di vederlo aprirsi per il passaggio di qualche grossa imbarcazione; si rimane ugualmente stupefatti, però, anche nel ritrovarsi tra decine di sconosciuti ad ascoltare l’ottima musica che gli artisti di strada offrono per qualche penny nelle fermate della metropolitana.
La metropolitana è  un’altra caratteristica spettacolare di questa città. Come un vero e proprio sistema circolatorio, la sua efficienza e la sua puntualità sono divenuti un tale motivo di vanto per i Londinesi da trasformare questo mezzo di trasporto in un vero e proprio logo di Londra.

Museo di Storia Naturale

Qui la parola magica è camminare: che abbiate o meno una meta prestabilita nulla è paragonabile al percorso che vi porterà ad essa.
Una visita all’imponente cattedrale di St. Paul non avrebbe senso senza poi commuoversi nel leggere le centinaia di nomi incisi sul monumento che, proprio davanti alla cattedrale, ricorda i caduti durante l’incendio che divampò nella City nel 1666.
Se, come me, adorate i musei, allora siete fortunati: quasi tutti sono ad ingresso gratuito. È un emozione indescrivibile trovarsi nel British Museum, separati solo daun vetro dalla Stele di Rosetta, la chiave per la decifrazione della scrittura geroglifica. E anche qui non mancano le sorprese: tra i resti del Partenone, infatti, mi ritrovo circondato da bravissimi studenti di arte concentrati nel ritrarre queste antichissime opere. È nel Museo di Storia Naturale, però, che trovo il mio vero paradiso; camminare accanto a ritrovamenti vecchi di milioni di anni è un’opportunità che va sfruttata.
Di nuovo in strada, alla ricerca degli artisti che popolano il mercatino di Covent Garden, rendendolo degno della propria fama. Ballerini di limbo che sfiorano il terreno, equilibristi, maghi e attori; qui è normale perdere il senso del tempo. Rimango esterrefatto dalla bravura di un gruppo di violinisti che, oltre a suonare magnificamente, danzano e intrattengono il pubblico interagendo con chiunque gli si avvicini.

Il mercatino dei fiori in Columbia Road

Solo di domenica, in Columbia Road, nella parte est della City, è possibile visitare il famoso mercatino dei fiori, reso ancor più caratteristico dai negozietti che costeggiano la strada. Proprio questi ultimi ripropongono il contrasto tra antichità e modernità: in rapida successione, infatti, è possibile trovare laboratori di arte moderna e botteghe di antiquariato in cui sono esposti servizi da tè di inizio ‘900. Sulla stessa strada, davanti ad un vecchio pub, si esibisce regolarmente un trio di musicisti con ballate inglesi che si potrebbero ascoltare per ore. D’altronde l’East End di Londra, una volta dominata dai gangster come i gemelli Kray, è oggi abitata per lo più proprio da artisti. Da uno dei club in cui sono soliti incontrarsi mi capita di poter avere una splendida vista dall’alto di questa zona della città.

Il mercato di Camden Town

Per avere, però, la migliore visuale di Londra nel suo insieme, non bisogna mancare all’appuntamento con il London Eye, la gigantesca ruota panoramica sul Tamigi. Anche se è una delle mete tradizionali essa rimane un’esperienza che va fatta.
Infine, se si vuole incontrare la già citata eccentricità londinese nella sua essenza, non c’è luogo migliore da visitare del mercato di Camden Town. Come Alice che attraversa lo specchio, vi ritroverete immersi in un mondo che sfiora l’assurdo. Facilmente potreste perdere l’orientamento tra le bancarelle e i negozietti che occupano un’area piuttosto estesa. Più di tutto, però, sarà la varietà e spesso la stranezza degli articoli esposti a farvi sentire spaesati. Indumenti, cappelli, oggetti, tutti con forme e colori bizzarri. Chioschi che vendono cibi dei paesi più vari: Messico, Tailandia, Giappone, India, la scelta tocca a voi.
Pochi giorni bastano per una visita nei luoghi più noti, ma prolungando la permanenza si viene inevitabilmente a contatto con l’anima della città e non si può far altro che innamorarsene.

Davide Lepore

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