
Laudato sii, o mio Signore, per tutte le creature, specialmente per messer Fratello Sole…
«Laudato sii, o mio Signore,
per tutte le creature,
specialmente per messer Fratello Sole,
il quale porta il giorno che ci illumina
ed esso è bello e raggiante con grande splendore…»
(s. Francesco, Cantico delle Creature)
Francesco, uomo umile e accorto, nel corso della sua esperienza di vita, si accorge del valore profondo della natura e di tutte le creature di Dio. Ad acquisire un significato speciale ai suoi occhi è ad esempio l’acqua, il vento, l’aria, le nuvole, il sole, la luna. Francesco si immerge nel senso profondo della contemplazione delle meraviglie che lo circondano, rimanendo estasiato dalla loro bellezza.
Ma il suo amore per la natura non nasce da un desiderio naturalista, né da una semplice sensibilità verso il Bello. Francesco cerca Dio e desidera la sua compagnia. È per questo che è così profondamente attratto dalla bellezza della natura, perché in quella natura contempla Dio, lo ringrazia. Quella natura è un dono di inestimabile valore, e lui lo sa bene.
Riflettere sul Cantico delle Creature ci dà l’idea del ringraziamento, di come dovremmo ogni giorno essere riconoscenti − davvero e in modo sincero! − per questi doni che Dio ci ha fatto gratuitamente.
Mettiamo da parte, anche solo per alcuni minuti, tutto ciò che ci distrae, e dedichiamoci all’osservazione della natura. Come Francesco, abituiamoci a trascorrere del tempo contemplando ciò che ci circonda.