L’arte di Amare
Noto a quasi tutti, conosciuto e compreso però da pochi. Con l’Arte di amare Erich Fromm ci lascia un complesso libro che fa riflettere e rivalutare la nostra vita, il nostro “amore”, portandoci a comprendere cosa dovrebbe essere, ma quasi sempre non è.
Erich Fromm, L'arte di amare, Mondadori 1995
La prima recensione di questa rubrica non poteva che andare a un libro che, in tema di comprensione dell’amore, ha giocato senza dubbio un ruolo importante nella mia crescita personale.
L’arte di amare, indiscutibilmente uno dei testi più conosciuti dello psicanalista tedesco, rappresenta un ottimo punto di partenza per comprendere bene di cosa stiamo parlando. L’amore, sostiene Fromm, è spesso confuso con una profonda solitudine interiore: chiamiamo innamoramento e passione quello che poi, spesso, non è che l’incontro della nostra solitudine con quella dell’altra persona. Finiamo così per chiamare amore la dipendenza reciproca.
Leggendo queste pagine vediamo messe a nudo le forme con cui, senza rendercene quasi mai conto, alteriamo l’amore riducendolo a una relazione di attaccamento e bisogno. Fromm sottolinea l’importanza di comprendere che amare è un’arte nel senso che è qualcosa che impariamo a fare, e pone l’accento su un punto chiave che spesso ignoriamo: l’amore è dare, fare e non ricevere, essere amati. L’amore è soprattutto qualcosa che facciamo.
Anche la visione dell’altro come semplice oggetto del nostro desiderio è un tema affrontato profondamente da Fromm, che pone in evidenza come oggi (anche se per lui era la metà del Novecento) cerchiamo solo la persona giusta e non di imparare ad amare, ci focalizziamo sull’altro come salvatore, portatore di felicità e amore nella nostra vita, senza comprendere che amare è qualcosa che deve iniziare da noi.
Il libro non nasconde l’evidente correlazione che Fromm vede tra relazioni sentimentali e società, dove le prime sono specchio di una realtà troppo centrata sull’egoismo, sul potere e sul denaro, finendo per ridurre ogni relazione sentimentale a un mero scambio di beni: la tua felicità in cambio della mia comprensione!
La pretesa di Fromm, come lui stesso evidenzia spesso, non è di insegnare ad amare, e la parte finale del libro, dove si parla dell’amore in pratica, è lo spazio per mostrare aspetti e caratteristiche essenziali per riuscire ad amare, come la pazienza, la disciplina, la concentrazione, e l’importantissima capacità, spesso trascurata oggi, di saper stare bene da soli.
Non posso dire di condividere ogni parola, ma il messaggio del testo è chiaro e forte: amare è qualcosa che facciamo, una scelta che dipende da noi. Io aggiungo che si tratta di un modo di vivere che investe tutto e tutti nella nostra vita. Senza dubbio l’Arte di amare è un ottimo punto di partenza per divenire consapevoli di una delle forze più potenti della nostra natura, troppo spesso relegata al rango di emozione da film nei nostri tempi così superficiali e frenetici.
“L’amore è l’unica soluzione valida al problema dell’esistenza umana”.
Giacomo Papasidero