Fare tesoro dei consigli ricevuti


Tutti quanti abbiamo bisogno di imparare, tutti possiamo trarre vantaggio dai consigli di persone esperte o semplicemente meno coinvolte nelle questioni in cui noi ci dobbiamo cimentare, ma non solo. Spesso i consigli buoni possono arrivare anche da chi, a nostro parere, non ha le carte in regola per fornire certi suggerimenti.

Capita spesso che siamo dubbiosi sull’accettare consigli da persone che per prima non li mettono in pratica, oppure che non hanno titoli che comprovino la loro competenza in materia, oppure semplicemente non godono della nostra stima.

Ma le buone idee non sono appannaggio solo di coloro che hanno esperienza o riconoscimenti, per cui ecco qualche consiglio per imparare qualcosa da tutti.

La regola di base è separare il consiglio dal consigliere: intendo dire di non giudicare un’idea da chi la ha avuta. Come detto potremmo basarci così su un pregiudizio che ci impedisce di sfruttare un buon suggerimento oppure non dargli il giusto valore perché nato da una persona che mostra di essere incoerente

Analizza sempre, e in modo critico, quanto ti viene suggerito. Questo vuol dire di non scartare un’idea a priori, come detto, e neanche di prendere per oro colato quello che ci viene detto. Ogni soluzione potrebbe essere buona per qualcuno ma non per altri, quindi valutiamo sempre i consigli in relazione alla nostra situazione attuale.

Non badare alla forma in cui viene posto il consiglio. Questo perché a volte può suonare come una critica, un rimprovero o una predica. La cosa che ci interessa è l’idea, non la forma, più o meno condivisa, in cui ci viene presentata.

Non reagire ai suggerimenti in modo affrettato o aggressivo. Potrebbe infatti succedere che un suggerimento ci sembri un attacco personale. Anche se così fosse evitiamo reazioni immediate, pensiamoci con calma e analizziamo l’idea in quanto tale. Una reazione aggressiva potrebbe farci provare ostilità anche verso il suggerimento, magari utile.

Ricapitolando:

1. Non giudichiamo il consiglio dal consigliere
2. Siamo sempre critici su quel che ci suggeriscono
3. Non dobbiamo badare troppo alla forma delle idee
4. Evitiamo reazioni affrettate e riflettiamoci sopra con calma

Giacomo

Scrivere in poche parole (ma spesso anche in molte ;)) chi siamo è sempre difficile. Io credo che sia praticamente impossibile.nnSono convinto che ognuno di noi sia in costante cambiamento, sempre in evoluzione. Noi "non siamo" in un modo o in un altro, ma "diventiamo" noi stessi giorno dopo giorno, senza mai fermarci per poter meritare un'etichetta.nnPosso dirti che mi chiamo Giacomo, che ho 30 anni, che vivo ad Anoia. Poiché concordo con Cechov, che sosteneva che l'uomo è quello in cui crede, allora il modo migliore per aiutarti a capire bene chi sono è dirti che credo in Gesù, ho fede in Dio, quindi credo nell'Amore.nnPer questo motivo mi impegno ogni giorno per offrire, gratuitamente, una mano a chiunque ne abbia bisogno. Come responsabile della sezione di crescita personale, voglio dare strumenti concreti a tutti per cambiare la propria vita in modo reale e iniziare a vivere un'esistenza felice.

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