Imparare a comunicare
Oggi tutti vogliono imparare a comunicare bene ed efficacemente: si seguono corsi di formazione che ci sveleranno le più innovative tecniche per riuscirci, si comprano moltissimi libri che ci spiegano i trucchi del mestiere, si cerca di imparare dai “maestri” di quest’arte. Se l’oratoria ha sempre riscosso un notevole interesse è vero che oggi la comunicazione efficace è diventata una delle più gettonate aree di formazione con corsi privati, universitari o di qualunque livello.
Tutte queste tecniche potrebbero anche essere utili, ma in realtà non si rivelano affatto tali: sono solo modi di comportarsi finti e mirati ad ottenere un certo risultato, una certa reazione dagli altri. Questi corsi ci insegnano come dire le cose per venire ascoltati, come parlare per convincere gli altri, come persuadere qualcuno a pensarla come noi. L’obiettivo siamo sempre e solo noi. Comunicare efficacemente, oggi, significa ottenere per noi quello che vogliamo dagli altri, che lo vogliano o meno. Il vero problema di comunicazione non è legato alle tecniche che utilizziamo, ma a quello che ci interessa.
Un libro molto illuminante a proposito è Guerre di Parole, di Paoul Tripp, e spiega chiaramente cosa determina “l’efficacia” della nostra comunicazione: un desiderio contende per ottenere il controllo, fino a diventare una pretesa. La pretesa si esprime come un bisogno. La percezione del mio bisogno innalza le mie aspettative. Le aspettative deluse portano insoddisfazione. L’insoddisfazione conduce ad una qualche forma di punizione.
Il concetto è semplice: ciò che desideriamo determina se noi stessi e gli altri saremo un aiuto o un ostacolo per ottenerlo. Questo ci spinge a vedere le persone come utili o inutili a seconda che possano aiutarci o renderci difficile soddisfare quelli che riteniamo i nostri bisogni. In questo modo tutte le nostre azioni e il modo di comunicare, le nostre parole, dipendono da questa visione. Le tecniche che possiamo imparare non mutano nulla. Il vero problema è quello che sta al centro dei nostri interessi.
Il segreto per comunicare bene, aperto a tutti, gratuito e che non richiede nemmeno un corso di formazione, è amare. Se amiamo gli altri le nostre parole saranno condizionata dall’amore verso di loro. Se desideriamo la felicità altrui, desideriamo semplicemente di amare chi ci sta vicino, il mondo circostante in tutte le sue forme, ogni gesto e ogni discorso sarà basato su questa nostra volontà.
Per imparare a comunicare dobbiamo quindi renderci conto che ogni parola è filtrata dal nostro modo di vedere la vita e le persone: se abbiamo un conflitto verbale con qualcuno ciò dipende da come noi vediamo lui e come lui vede noi. Dobbiamo fermarci a riflettere e capire cosa ci interessa davvero. La nostra comunicazione dipende da quello che ci sta a cuore e se questo è in contrasto con gli altri, o i loro interessi, è probabile che anche il nostro dialogo diventi un campo di battaglia. In questo caso le tecniche non ci aiuteranno a comunicare meglio, ma a schiacciare verbalmente gli altri, e questa non è comunicazione efficace.
L’amore è la chiave per imparare a comunicare in modo autenticamente efficace perché le nostre parole diventeranno ponti verso gli altri e non armi per dominarli e sottometterli. Il desiderio deve essere quello di amare, dobbiamo imparare ad amare tutto e tutti in ogni occasione, allora avremo realizzato il più importante cambiamento della nostra vita e anche la nostra comunicazione sarà la migliore di sempre.