Il gusto di essere felici (Plaidoyer pour le bonheur)
Di Matthieu Ricard, Sperling &Kupfer, 2008
Cosa significa essere felici? Possiamo aspirare a raggiungere la felicità o dobbiamo rassegnarci a non poterla mai avere, per quanto continuamente persisteremo a inseguirla? Matthieu Ricard ci spiega che la felicità è alla portata di tutti, ma va distinta dal piacere edonistico che a volte, erroneamente, chiamiamo felicità.
In sanscrito egli parla di Sukha, ovvero uno stato mentale di benessere e serenità imperturbabile dall’esterno. La felicità dunque, non è l’apice della carriera, il proprio matrimonio o il finale di un rapporto sessuale. È invece uno stato mentale che non dipende dalle forze esterne a noi, né dagli altri né tanto meno dagli eventi.
Non si deve certo essere buddisti come l’autore, per cogliere delle interessanti e utili chiavi di lettura in questo libro. La felicità è, a mio avviso, lo stato naturale dell’uomo, e non va cercata fuori ma creata dentro noi stessi. Leggere le parole e le storie di Ricard, al di là dei credo religiosi, significa entrare in contatto con spunti di riflessione che non possono che aiutare un percorso di crescita personale.
Buona lettura