Guerra civile in Siria

Si continuano a contare le vittime che in Siria, anche negli ultimi giorni, si aggiungono al conto che, fino a gennaio, l’Onu stabiliva in circa 4500 totali. Quella che è una guerra civile in Siria sembra destinata, dalla presa di posizione del governo di Ankara, e continuare fino a che non sarà “ristabilito l’ordine”. La Lega Araba ha inviato degli osservatori, spesso senza la possibilità di osservare davvero cosa accade in quella terra, per risolvere la questione, ma finora si fatica a vedere una via d’uscita.

Forse il problema sta proprio qui: a cosa si cerca una soluzione? La Lega Araba, secondo quanto riportato da ansa.it, sta valutando se rilanciare questa missione di osservazione o ritirarla definitivamente dopo al sospensione di sabato. In pratica: decine di persone vengono uccise e chi si assume la responsabilità di intervenire sta riflettendo se continuare ad osservare quello che accade oppure smettere. La guerra civile in Siria solleva un grosso problema: cosa è più importante? Accordi politici ed economici tra stati, oppure la vita delle persone?

Analizzando la situazione attuale in Libia ho detto chiaramente che la guerra non è mai una risposta davvero efficace al problema. Anche in questo caso non sono convinto che un intervento violento e militare, che sia l’ Onu a portarlo o la stessa Lega Araba, possa davvero riportare una situazione positiva. Trovare una soluzione concreta non è facile, soprattutto se non si comprendere bene la cultura del paese, la situazione sociale e politica, ma una cosa è certa: chi sta seduto nel palazzo di vetro, qualunque sia la lingua parlata, deve porre nuovamente al centro l’Amore se vuole trovare una soluzione giusta.

La guerra civile in Siria minaccia equilibri politici nel medio oriente, ma soprattutto uccide decine di persone. Questo mi mostra con sempre maggiore chiarezza che l’Amore basta e avanza per risolvere i nostri problemi. Il punto è che non c’è amore nelle persone che uccidono e distruggono, da qui nasce ogni crisi, ogni guerra civile, ogni problema.

Se quel che accade in Siria è difficile da affrontare, può però aiutarci a comprendere come noi, fortunati a vivere in una situazione profondamente differente, possiamo scegliere di amare attivamente, rispettare, comprendere, accettare gli altri. Questa è l’unica base solida su cui costruire la società che tutti vorremmo. L’amore basta, occorre però amare davvero.

Giacomo

Scrivere in poche parole (ma spesso anche in molte ;)) chi siamo è sempre difficile. Io credo che sia praticamente impossibile.nnSono convinto che ognuno di noi sia in costante cambiamento, sempre in evoluzione. Noi "non siamo" in un modo o in un altro, ma "diventiamo" noi stessi giorno dopo giorno, senza mai fermarci per poter meritare un'etichetta.nnPosso dirti che mi chiamo Giacomo, che ho 30 anni, che vivo ad Anoia. Poiché concordo con Cechov, che sosteneva che l'uomo è quello in cui crede, allora il modo migliore per aiutarti a capire bene chi sono è dirti che credo in Gesù, ho fede in Dio, quindi credo nell'Amore.nnPer questo motivo mi impegno ogni giorno per offrire, gratuitamente, una mano a chiunque ne abbia bisogno. Come responsabile della sezione di crescita personale, voglio dare strumenti concreti a tutti per cambiare la propria vita in modo reale e iniziare a vivere un'esistenza felice.

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