Cosa si nasconde dietro il nome di William Shakespeare? This is the question

C’è un mistero sull’identità di William Shakespeare. Era veramente inglese e colto? A insinuare il dubbio è la tesi di Martino Juvara. Con il recente film Anonymous, si riaccende il dibattito sull’origine del drammaturgo.

Lo studio di Martino Juvara, docente di Ispica in pensione, riesce a sovvertire la biografia del più grande poeta e drammaturgo inglese, schierandosi contro i cosiddetti “stratfordiani” che ne rivendicano la nascita a Stratford-on-Avon. Secondo il prof. Juvara, che nel suo libro Shakespeare era italiano, riprende le teorie di Santi Paladino, Enrico Besta, Carlo Villa e Paolo Viganò, tra i primi in assoluto a sollevare dubbi sull’origine inglese dell’autore, William Shakespeare era in realtà il signor Michelangelo Florio Crollalanza, figlio di Giovanni Florio e Guglielma Crollalanza, versione italiana dell’inglese Shakespeare (“skake” = scrolla e “spear” = agita la lancia). Secondo Juvara, Shakespeare studiò materie letterarie presso i francescani, ma appena adolescente fuggì in Veneto perché il padre calvinista venne condannato al rogo. Fra altre vicende e viaggi che lo riguardano, la fuga in Inghilterra, dove si appropriò dell’identità di un cugino scomparso prematuramente, sino a diventare William Shakespeare. Qui fa tradurre le prime opere, mettendole in scena al teatro di legno “The Globe”. Ad appoggiare la tesi propugnata dal prof. Juvara sull’italianità del “Bardo” è anche l’architetto messinese Nino Principato, cultore di storia patria: Shakespeare non sarebbe nato a Stratford-upon Avon, ma a Messina.

//

Recentemente il film Anonymous di Roland Emmerich riporta alla luce l’enigma dell’origine,  avvalendosi di altre possibili ricostruzioni volte a sostenere la tesi secondo cui il prodigioso autore di Romeo e Giulietta non sarebbe stato un attore semialfabeta, così come indicato nella storia ufficiale, ma Edward De Vere, conte di Oxford e nobile presso la corte elisabettiana che avrebbe ceduto  a Shakespeare molte sue opere, perché contenenti riferimenti imbarazzanti e compromettenti per la sua reputazione. Purtroppo la scarsità dei documenti ha alimentato il mistero sulla paternità di tali opere e sull’origine del suo autore. L’enigma del personaggio che seduce, resta. Come poteva un alfabeta scrivere opere teatrali tanto sublimi, quanto complesse? Chi era il genio del teatro? Forse, William Shakespeare è solo uno pseudonimo. Inglese o italiano che sia, rimane, però, emblema della letteratura inglese di ogni tempo.

Vittoria Arena

Foto: http://www.flickr.com/photos/tonynetone/2688212829/sizes/z/in/photostream/

Click Here to Leave a Comment Below