Chiòve nei Quartieri Spagnoli

Lo spettacolo della “normalità”

I Quartieri Spagnoli, sostituitisi al Raval, danno ospitalità alla traduzione napoletana dell’opera dell’artista catalano Pau Mirò, “Pluo a Barcellona”, che muta in “Chiòve”, grazie alla penna di Enrico Ianniello e alla regia di Francesco Saponaro.
L’opera, nelle sue nuove vesti napoletane, racconta di un triangolo “equilatero”, dove ai vertici ci sono i tre protagonisti, ognuno con un compito ben definito: Lei, Lalì (Chiara Baffi), la prostituta che “fa il mestiere” con disinvoltura; Lui, Carlo (Giovanni Ludeno) il pappone/fidanzato; il libraio, Davide( Enrico Ianniello), un cliente molto speciale.
Tra frasi celebri, nascoste nei baci perugina, incontri fugaci, musiche tipiche napoletane, la squallida stanza dei Quartieri Spagnoli è il centro di tutti gli avvenimenti; è qui, che con giochi di luce si alternano situazioni banali a scene di forte emozione. Ed è sempre qui che la travolgente Chiara Baffi/Lalì, raggiunge il suo sogno: la normalità, divenendo commessa nella libreria di Davide.
La normalità assume un particolare significato. Infatti, normale non vuol dire essere conforme alla società, bensì, essere in pace con se stessi e trovare, per vivere in un mondo difficile, la giusta equazione, fatta di tre numeri che singolarmente non hanno valenza, ma che uniti si compensano, giungendo alla soluzione corretta.

Adalgisa Cornelio

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